La Reggiana è uscita sconfitta dal derby contro l’Original Celtic Bhoys ma, come affermato da Mister Bazzini, le ragazze sono state autrici di una gara di altissimo livello e che è stata decisa da un episodio. Le neopromosse granata hanno nel mirino non solo la salvezza, e ad affermarlo è stata la loro Capitana, Marta Baccanti, in esclusiva alla Redazione di Calcio Femminile Italiano.
La centrocampista granata ha ripercorso la propria carriera calcistica partendo dall’inizio, quando ha mosso i primi passi sul rettangolo verde e ha capito che quello sport era il suo destino: «Ho iniziato a giocare nella squadra maschile del mio paese e ho sempre giocato da difensore centrale. Appena sbarcata nel femminile, in particolare al Vicofertile (Parma), gli allenatori hanno deciso di spostarmi a centrocampo. Quindi da quel momento ho iniziato come mediano e mezzala. Gli anni da difensore con i maschietti mi hanno insegnato tanto, e mi accorgo che in modo naturale trasmetto queste caratteristiche anche giocando da mediano che si inserisce in difesa diventando un difensore aggiunto», dal ruolo di difensore centrale è dunque passata in mediana e, da quel momento in avanti, ha fatto tesoro di quanto imparato giocando a calcio insieme ai ragazzi per migliorarsi in una squadra di sole ragazze.
«Il calcio è sempre stato la mia passione e ho sempre lottato con tutte le mie forze per difenderla e portarla avanti. Difficoltà… sì, tante… la prima sicuramente il fatto di abitare in un bellissimo paese di provincia ma distante da tutte le realtà femminili, le più vicine a Parma e Piacenza, ma comunque a 40/50 minuti di macchina, quindi tanto tempo passato in macchina, avanti e indietro sulla via Emilia con panini o schiscette e libri per studiare…; professori che alle superiori mi hanno ostacolata per il mio sport, perché mi sarei dovuta dedicare solo allo studio… e il calcio era una perdita di tempo; ora sono molto fiera di tutto il mio percorso e anche di aver fatto dello sport uno studio e poi il mio lavoro», Marta Baccanti non ha mai smesso di credere nel proprio sogno, di fare sacrifici per inseguire il proprio sogno e, malgrado tutte le difficoltà incontrate lungo il proprio percorso, è riuscita a raggiungere l’obiettivo di trasformare lo sport nella propria carriera accademica e, infine, nel proprio lavoro.
La giocatrice non ha sempre indossato i colori della Reggiana, e la sua vita nel calcio ha avuto inizio con i colori del Parma, per poi fare esperienza anche allo Spezia, al Piacenza e al Besurica. Tutte queste esperienze l’hanno trasformata come calciatrice e come persona: «Il fatto di avere frequentato ambienti diversi e città diverse, mi ha aiutato a crescere come persona e calciatrice, attingendo sia dalle cose positive ma anche da quelle negative. E’ bello vincere, ma sono a volte le esperienze negative che ti spingono a crescere sempre di più e a prenderti delle rivincite.»
Poi è arrivata la chiamata della Reggiana, ormai tre anni fa, e da lì è iniziata la sua avventura con i colori granata. Quella telefonata l’ha subito convinta, il progetto faceva al caso suo ed era tutto ciò di cui aveva bisogno; per questa ragione, la sua parentesi alla Reggiana ha preso piede con un grandissimo entusiasmo: «Quando tre anni fa ho ricevuto la telonata di mister Bazzini (era stato già mio allenatore a Parma ed è lui che mi ha lanciata nel calcio delle grandi), che mi illustrava il progetto, ho subito accettato con entusiasmo perché ho percepito la volontà di costruire una realtà concreta del femminile a Reggio Emilia, basata sul lavoro e sul raggiungimento di risultati step by step e non acquistando titoli sportivi. Fin da subito la Società mi ha dato grande fiducia conferendomi il ruolo di Capitano, nonostante la giovane età.»
Da Capitana della squadra, Baccanti sa quanto è importante la forza del gruppo, e a suo parere il lavoro che sta facendo la squadra è volto a puntare in alto, senza perdere di vista l’importanza di essere una “famiglia”: «Il gruppo sta lavorando molto bene e sta crescendo e acquistando consapevolezza di partita in partita. Parlo di “famiglia”, perché il gruppo è molto unito e c’è un ambiente davvero familiare, la Società ci supporta in ogni nostra esigenza e ci fa sentire considerate come il maschile, infatti partecipiamo a tanti eventi anche con i calciatori della Prima Squadra maschile.»
La Reggiana è appena arrivata in Serie C, perciò l’obiettivo primario è la salvezza, ma la squadra si è prefissata anche qualcosa di più, perché Baccanti è convinta del fatto che l’organico granata possa dire la sua. Inoltre, a livello personale la calciatrice spera di poter tornare presto in campo, avendo rimediato un infortunio che l’ha tenuta fuori un paio di mesi, sta già lavorando giorno dopo giorno per rivedere la mediana: «Da neopromosse sicuramente il primo obiettivo da raggiungere è la salvezza, ma sono sicura che visto il potenziale di questa squadra riusciremo a fare un bel campionato e a toglierci diverse soddisfazioni, ponendo le basi per il futuro. A livello personale, purtroppo ho subito un infortunio in Coppa a inizio stagione che mi ha tenuta fuori dal campo per due mesi, ora sono rientrata e voglio lottare per dimostrare di meritarmi il mio ruolo e la categoria raggiunta. Insisterò lavorando con lo staff per migliorarmi sia a livello tecnico che tattico.»
«Sicuramente da quando ho iniziato a giocare, ci sono stati diversi cambiamenti. Ricordo che a 6-7 anni quando mi presentavo in campo c’era uno stupore generale da parte degli avversari, del pubblico e anche purtroppo dei dirigenti di altre squadre. Oggi la mentalità è in cambiamento ma non ancora abbastanza. Purtroppo, alcune società professionistiche non stanno dando la giusta importanza al femminile, limitandosi ad iscrivere solo le squadre rese obbligatorie da parte della federazione. Altra criticità rilevante è quella dei media televisivi, social, giornali… che stanno dando ancora troppa poca visibilità al calcio femminile rispetto al maschile», la Capitana della Reggiana sa quali sono i punti su cui il calcio femminile in Italia dovrà insistere in futuro per poter apportare le giuste modifiche e trasformarsi in una realtà consolidata.
A suo parere, inoltre, dando fiducia a questo movimento si potranno ottenere grandi soddisfazioni: «Credo che investendo, Società e media, nel femminile si possano ottenere grandi cambiamenti effettivi, come questo movimento meriterebbe perché non ha niente di meno rispetto al maschile, anzi tanto da scoprire. Il mondo del femminile è ancora fatto di valori, passione e sacrifici.»
Si ringraziano Marta Baccanti e la Reggiana Calcio Femminile per il tempo e la grandissima disponibilità.






