L’Inter ha salutato l’Europa Cup contro le svedesi dell’Hacken. In caso di vittoria, avrebbe incontrato sul proprio cammino le islandesi del Breiðablik che, complice la stagione del campionato ormai alle spalle – e conclusasi per loro con la vittoria sia della regular season, sia dei playoff – , stanno dando il massimo per proseguire il più a lungo possibile nella seconda competizione a livello internazionale del calcio femminile europeo.

Dopo il Valur, dunque, le nerazzurre avrebbero pescato sul loro cammino l’altra islandese, che ha invece fatto capire fin da subito di avere tutte le carte in regola per disputare un cammino dignitoso. Il Breiðablik è arrivato fino ai quarti di finale con un percorso che non ha lasciato tanto spazio a momenti di riflessione, perché le sorprese ci sono state.

Agosto, il Breiðablik deve giocarsi la Women’s Champions League nel girone con il Twente, che è la squadra da battere. Le islandesi vengono però sconfitte per 2 a 0, e finisce il sogno dell’Europa che conta. Rimane la speranza di giocarsi l’Europa Cup. Le irlandesi dell’Athlone vengono battute 3 a 1, e il sogno europeo può dunque continuare.
Ottobre, sul cammino delle islandesi ci sono le serbe del Subotica in un sedicesimo di finale che vede un match di andata e uno di ritorno. La partita va sul velluto e il Breiðablik s’impone con un importantissimo 4 a 0, che concede loro la qualificazione anche in virtù del pareggio in Serbia per 1 a 1.
Poi, la vera sorpresa, a riprova che il Breiðablik sa fare di necessità virtù. Le islandesi vengono sconfitte in casa per 1 a 0 dal Fortuna Hjørring, a cui basta il gol di Omewa per assicurarsi una parte di qualificazione. Quella rete, però, fa scattare qualcosa in casa Breiðablik, che in quella qualificazione ci crede. Ottavo di finale di ritorno, novembre inoltrato, le islandesi perdono 2 a 0, sembra che il match sia ormai indirizzato verso la sconfitta, ma accade qualcosa: prima Gisladottir e poi Smith trovano la via del gol, e il risultato è di parità per merito di un secondo tempo scintillante delle islandesi, che riescono ad acciuffare i supplementari. Il sogno europeo continua, perché l’autogol di Dyerauge – che vale i supplementari – e la rete al 107′ di Kristjansdottir consegnano il pass per i quarti di finale.

Senza mai smettere di crederci, il Breiðablik è stato capace di arrivare molto avanti in una competizione mai scontata. Non si sa fino a dove riuscirà ad arrivare, ma quella contro il Fortuna Hjørring è un’impresa di cui si ricorderanno di sicuro.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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