Classe, leadership e voglia di vincere: Lina Maria Magull, nata a Dortmund, in Germania, il 15 agosto 1994, è cresciuta con il sogno del calcio. Ha mosso i suoi primi passi in campo a 5 anni, quando è entrata nelle giovanili dell’Horder SC, squadra di un quartiere di Dortmund. Dopo aver proseguito la sua carriera giovanile nell’Hombrucher e nel SuS Kaiserau, si è trasferita al Gütersloh nel 2009, esordendo in prima squadra a 15 anni nella seconda divisione tedesca. Le sue prestazioni hanno attirato l’attenzione del Wolfsburg, che l’ha ingaggiata nell’estate del 2012. Al termine della sua prima stagione ha conquistato un treble storico, vincendo campionato, coppa di Germania e Women’s Champions League. Nel 2013/14 ha vinto di nuovo campionato e Champions, concedendo il bis nella coppa nazionale nella sua ultima stagione. Ceduta in prestito al Friburgo, Magull ha giocato per tre anni in Brisgovia, disputando in totale 72 partite e realizzando 34 gol. Poi il Bayern Monaco: Magull è arrivata in Baviera nell’estate del 2018. Perno della squadra bavarese, ha giocato per cinque stagioni e mezzo a Monaco, vincendo altri due campionati tedeschi nel 2021 e nel 2023 e diventando capitano della squadra.
All’Inter dal 2024, ha portato alla causa nerazzurra la sua leadership ed esperienza: la sua intervista esclusiva:
CHALLENGES:
“L’emozione della gara è il motivo per cui mi piace il calcio, adoro scendere in campo. Il primo contatto con l’erba è il momento che mi dà una scarica di adrenalina. Non ho una routine specifica prima di una partita, avere sicurezza nei proprio punti di forza è sicuramente un fattore importante”.
TEAM:
“Lo spirito di squadra è importantissimo. Ci sosteniamo a vicenda e c’è molta empatia tra di noi. Se una ha una giornata no, ci sono almeno 10 compagne che vanno a darle conforto: si percepisce il senso di “famiglia’’. Quale qualità prenderei da una mia compagna? Direi la velocità da Bugeja o Serturini”.
PROFILE:
“Credo che uno dei miei punti di forza sia avere il giusto mix tra il saper eseguire le indicazioni e la creatività in campo. Grazie all’esperienza che ho maturato sono cresciuta nel capire i momenti di gioco quindi mi piace mantenere il mio spirito libero, ma allo stesso tempo so che ho un compito preciso da svolgere e che l’obiettivo finale rimane sempre quello di aiutare la squadra a vincere”.






