Photo Credit: Grifone Gialloverde

Uscito sconfitto di misura nel confronto contro l’Original Celtic, il Grifone Gialloverde si è però portato a casa la certezza di aver disputato un’ottima partita e di avere nelle gambe il minutaggio e la capacità necessari per puntare in alto, verso la parte superiore della classifica, per rimanervi. Al termine del match, l’attaccante Greta Felici ha rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni alla Redazione di Calcio Femminile Italiano.

«Le sconfitte non sono quasi mai indolore, un po’ di amaro in bocca lo lasciano sempre. Sicuramente, però, questa partita, come pure le precedenti contro le squadre che sono al momento in testa al campionato, ci lascia anche una sensazione positiva. Indipendentemente dal risultato, infatti, le prestazioni fatte ci permettono di continuare a lavorare con la consapevolezza di dover, sì, migliorare, ma di avere i mezzi per potercela giocare con chiunque, a prescindere dalla classifica. Spesso ci manca quel qualcosa in più per portare a casa i punti e credo che in futuro, lavorandoci, potremmo continuare a crescere per mantenere alte le ambizioni della società», Felici è consapevole che una sconfitta fa male e ha anche qualche ricaduta sull’umore nei giorni a venire, ma che ha anche un retrogusto dolce, perché lascia i cocci da rimettere insieme per proseguire, e il punto da cui le romane partiranno è la maggiore concretezza davanti al portiere avversario.

Il racconto del match contro l’Original Celtic da parte di una delle dirette protagoniste ha fatto emergere i lati negativi, quelli che si possono racchiudere nella prima frazione, e quelli positivi emersi proprio dopo la sconfitta di misura, arrivata dopo un gol in avvio di ripresa: «Non siamo rientrate molto bene dallo spogliatoio dopo l’intervallo e il goal subito nei primissimi minuti del secondo tempo ne è la prova. Allo stesso tempo, però, avremmo potuto cedere all’inerzia della partita che in quel momento era dalla loro parte e invece mi è piaciuta la reazione che abbiamo avuto subito dopo per cercare di raddrizzare immediatamente il risultato. Credo che tutto sommato la partita nel suo complesso sia stata giocata abbastanza bene, per cui ne traiamo comunque delle cose positive. Tra gli aspetti da migliorare, invece, c’è sicuramente quello realizzativo, soprattutto in relazione alle occasioni create, che probabilmente non ci permette di raccogliere quanto meriteremmo», il cinismo nei pressi dell’area di rigore ha penalizzato la squadra nei punti totalizzati fino a questo momento, ma la reazione contro il Celtic è stata quella giusta, e così dev’essere fino al termine della stagione.

La fotografia della partita, a suo parere, non raffigura direttamente il Grifone Gialloverde, la squadra padrona di casa, bensì le avversarie, una scelta particolare che porta con sé un grande messaggio in vista del futuro«Sembra strano, ma sceglierei la loro esultanza al fischio finale. Non so se si aspettassero magari una partita più facile, ma il modo sentito con cui hanno festeggiato alla fine penso che renda abbastanza bene l’idea di quanto sia stata per loro una partita sofferta, nonostante arrivassero qui da prime in classifica, e di quanto abbiano avuto “paura” di non portare a casa il risultato. È di sicuro una magra consolazione, perché la sconfitta ci dice che quello che abbiamo fatto non è bastato, ma ci permette comunque di uscirne con qualche certezza in più e con le giuste motivazioni per proseguire al meglio il nostro campionato.»

La partita contro il Gatteo Mare, sulla carta difficile e quasi proibitiva, ha invece visto un pareggio sbloccato dal gol di Felici, quello che ha dato una svolta alla partita anche e soprattutto per quel che riguarda il fattore psicologico, con l’unico neo del pareggio incassato nei minuti finali: «Quella contro il Gatteo Mare è stata una partita molto particolare. Non stavo andando benissimo e mi sentivo un po’ estranea al gioco. Posso dire, però, di aver avuto il merito di non uscire dalla partita e di continuare a crederci. Questo, grazie anche al supporto delle mie compagne, mi ha portato al goal che ci ha quasi permesso di conquistare i 3 punti, se non fosse stato per il pareggio subito nei minuti finali. Pareggio che, probabilmente, prima della partita avremmo considerato un buon risultato, vista la qualità dell’avversario, ma che invece alla fine ci ha lasciate abbastanza amareggiate. È stato, comunque, un punto prezioso in trasferta, contro un avversario che in quel momento era ancora a punteggio pieno e che ci ha, quindi, fatto capire che, con la giusta determinazione, nessun risultato è impossibile.»

Felici ha affermato che dopo la pausa il match contro la Jesina «Sarà sicuramente una trasferta difficile, per cui bisognerà prepararla nel migliore dei modi, sfruttando la pausa del campionato, per uscirne con dei punti. Se da un lato, infatti, abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte le squadre che al momento sono sopra di noi, dall’altro abbiamo sofferto un po’ troppo con le squadre che ad oggi occupano la parte bassa della classifica, come contro l’Ascoli e il Chieti, pur conquistando alla fine i 3 punti. È un campionato molto equilibrato in cui non esistono risultati scontati e dove l’impressione è che ogni partita possa essere decisa da episodi che dobbiamo essere brave a sfruttare andando a curare al massimo i dettagli in allenamento», i punti che si vedono in classifica non devono perciò trarre in inganno, perché ogni squadra ha in mente l’obiettivo dei tre punti, la salvezza e un campionato di livello, anche quelle che al momento stanno attraversando un periodo difficile, come appunto la Jesina.

Un boccone che è ancora amaro a distanza di tempo è il percorso in Coppa Italia, terminato anzitempo per via di un format “crudele” che non concede il benché minimo errore per riuscire a passare al turno successivo: «Purtroppo, nel percorso in Coppa Italia abbiamo un po’ da rimproverarci, soprattutto nell’approccio. Non abbiamo, infatti, cominciato bene la competizione, perdendo la prima partita, in un format in cui non erano permessi passi falsi. Abbiamo poi reagito bene vincendo entrambe le partite successive, ma a quel punto avevamo bisogno quasi di un miracolo per riequilibrare la differenza reti, che, nonostante la vittoria dello scontro diretto, ci ha invece condannate al secondo posto del girone. È una competizione che ci ha sicuramente insegnato che non bisogna mai sottovalutare partite che all’apparenza sembrano “facili” perché ogni partita inizia sempre dallo 0-0, ma anche che siamo un bel gruppo che non si arrende facilmente e che, anche quando l’obiettivo sembra molto lontano, si impegna fino all’ultimo per raggiungerlo. Le partite si possono vincere o perdere, ma avere un giusto atteggiamento positivo è sempre importante per crescere. Credo che a noi questo come squadra non manchi, per cui sono molto fiduciosa per il futuro.»

Si ringraziano Greta Felici e il Grifone Gialloverde per il tempo e la grande disponibilità.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.

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