Si ferma al quarto posto il viaggio in Nations League della Svezia. La compagine gialloblù, tornata in campo per disputare il secondo scontro di fronte alla Francia, non è riuscita nell’intento di cambiare le sorti di uno scenario già in mano alle opposte: come mai?

Tutto è stato deciso ai supplementari: seppur le due squadre si siano alternate per quel che riguarda le occasioni da gol, è stata la Francia a sorprendere la Svezia nel secondo quarto dei tempi citati. Subito dopo il calcio d’inizio, Kelly Gago (FFF) ha sfruttato un passaggio filtrante di Cascarino, sorprendendo Jennifer Falk con un 2-2. Le padrone della giornata, poi, non sono riuscite a creare altre chance incisive da replicare, consegnando definitivamente la vittoria alla squadra avversaria.

Una serata ad ogni modo emozionante, sia per lo spirito dimostrato, sia per il saluto a compagne e tifosi di Linda Sembrant, storica maglia numero 3 della rosa; per quest’ultima – simbolo della Nazionale – l’ultima partita disputata.

Non è mancato il consueto commento post gara del commissario tecnico Tony Gustavsson: “Vorrei scusarmi per il rosso – quest’ultimo ha rimediato il cartellino sul finale, dopo aver contestato ripetuti falli francesi non segnalati dall’arbitro -. La partita? Sono diversi i passi in avanti che ho osservato; stiamo gestendo i momenti con più intelligenza e sono davvero impressionato da come le ragazze abbiano assimilato quanto detto in così poco tempo. Dispiace per il risultato, ma abbiamo qualcosa su cui costruire”.

Parola anche a Evelyn Ijeh (subentrata a Schröder al 71’ di gioco), la quale ha dato ha dato una spinta notevole all’attacco svedese: “Abbiamo lottato su ogni pallone – ha riferito -. Mi sono goduta il momento, ma…l’importante era combattere come una vera squadra e perdere esattamente allo stesso modo!”.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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