Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ottavo atto di campionato dal riscatto voluto per il Milan, impegnato in casa Napoli nella giornata odierna. Nello scontro tra le due a spuntarla è stata la formazione ospite, indirizzata verso la vittoria finale nella seconda frazione di gara.

Primi attimi “sventola rossonero”: l’equilibrio dei 20 minuti iniziali viene interrotto dalla chance Kyvag-Ijeh, pericolosa ma sfociata solamente in un tocco della traversa; dal fronte biancoceleste risponde Muth con una proposta da centro area che non impensierisce.

Tra punizioni concesse ed un penalty negato alle partenopee (richiamato, qui, il VAR post presunto fallo di mano di Grimshaw), la prima frazione prosegue senza particolari colpi di scena. Al 36’ è Jusjong a cercare la porta, ma sfoggia una conclusione fine a se stessa; cresce il pressing delle padrone di casa nei due di recupero in aggiunta, rimane, però il dominio Milan che contribuisce a mandare le 22 sul rettangolo verde aventi uno scenario a reti inviolate.

Di ritorno dagli spogliatoi arriva la prima sostituzione ospite: Cernoia out, subentra Park. Continua, intanto, la maledizione del fuori porta per le rossonere: van Dooren tutt’altro che cecchino in aggancio all’assist di Kyvag, Mascarello impegna Beretta. Modifiche arrivano al 65’ quando è Grimshaw ad insaccare! Il vantaggio delle atlete guidate da Bakker deve tutto al mancino della scozzese.

Negli istanti finali l’11 partenopeo tenta la fuga per il pareggio, senza apportare alcuna correzione al tabellino; inaspettato, poi, il raddoppio ospite (firma di Appiah ) a chiudere definitivamente la pratica.

Un sorriso a 32 denti per le lombarde, reduci dal 2-2 beffa di fronte al Sassuolo e dalla caduta davanti al Como. È qui che quel “siamo pronti a lottare insieme per ottenere il massimo”, riferito dalla coach Bakker alla vigilia, trova un senso.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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