Sembra crescere settimana dopo settimana la determinazione dell’Academy Abatese: la compagine campana, partita lontano dai riflettori, sta costruendo identità, risultato e ambizione e rivelandosi tra le protagoniste della stagione. A questo percorso di maturazione collettiva di serie C si è aggiunta la recente vittoria di fronte alla capolista del girone D, che ha dimostrato quanto effettivamente la coesione e preparazione del dettaglio stiano dando grandi frutti.
Con piacere ne abbiamo parlato con la classe 2007 Ginevra Floro Flores, uno dei volti simbolo di questa crescita.
Benvenuta Ginevra! Quello in maglia Abatese rappresenta per te un nuovo tassello importante. Cosa ti ha spinto al legame con la società campana e che squadra hai trovato in queste prime giocate?
«Indossare la maglia dell’Abatese per me è un grandissimo traguardo. Vengo da un anno difficile e questa società mi ha dato una grande opportunità.
Quando abbiamo iniziato la preparazione, sin da subito ho notato una squadra che ha molta voglia di crescere, fame e voglia di migliorarsi sempre di più; sono molto fiera delle ragazze e dello staff che la formano, stanno facendo un ottimo lavoro. Fino ad oggi abbiamo raggiunto degli ottimi risultati, il gruppo è molto unito e crediamo tanto in quello che stiamo costruendo; il sostegno tra noi è fondamentale».
Obiettivi che ti piacerebbe raggiungere in questi colori?
«Il mio obiettivo principale é riuscire a ritrovare la mia strada dopo un anno di difficoltà. Sicuramente vorrei riuscire a conquistare un posto da titolare, ma, a prescindere da questo, non smetterò mai di dare valore a quello che é il mio percorso attuale.
Mi piacerebbe regalare delle soddisfazioni a me stessa e alla mia famiglia che è sempre stata presente, spero davvero di poterlo fare in questi colori. Le delusioni sono state tante, molti non credevano in me e c’è stato un periodo in cui anche io ho smesso di crederci, ma sono andata oltre, senza mai mollare».
Domenica la super cinquina in casa contro un Catania che ha saputo rispondere con un unico colpo: che gara è stata e quanto era importante per l’intero insieme rimarcare una striscia positiva di continuità?
«Si respirava positività e tranquillità già dal riscaldamento. Vincere contro il Catania ci ha dato ancora più coraggio e fiducia; non abbiamo abbassato l’intensità e siamo state in grado di dare continuità alla partita, dominandola.
Mettere in difficoltà la prima classificata non era facile, anche perché siamo pur sempre una neopromossa, gli abbiamo dato, però, del filo da torcere».
Ad anticipare la sosta natalizia un altro scontro importantissimo e non scontato, quello con la Salernitana: come la si dovrà impostare e (proprio perché sarà l’ultima prima dello stop) che messaggio vorreste mandare con questa prestazione?
«Certamente sarà importante e non scontata. La Salernitana é una squadra che non ha paura di giocare e che sa di avere un buon potenziale; noi, come facciamo sempre con le altre formazioni, non la sottovaluteremo.
I derby sono sempre molto sentiti, soprattutto qui al sud: è come giocare la finale di Champions! Siamo consapevoli che non sarà facile, ma dimostreremo di non essere solo una semplice neopromossa, perché ogni ragazza che entra in campo la domenica ci mette il cuore e tutto l’amore che ha per questo sport, fa sempre una corsa in più per la compagna. Si lotta, ognuno per lo stesso obiettivo!».
Ci sarà tempo per ricaricarsi e guardare avanti: per un percorso forte di crescita, identità e ambizione, cosa servirà, secondo te? Per il tuo prosieguo individuale ti auguri…?
«Questo tempo di pausa ci aiuterà mentalmente e fisicamente; ad ogni modo continueremo a a lavorare per poi tornare pronte per l’incontro con la Pink Bari dell’11 gennaio.
Io non smetterò di dare continuità al mio percorso individuale: nel mirino ho tanto da voler raggiungere, anche collettivamente. Per me giocare a calcio non é solamente una passione (lo faccio dall’età di 10 anni – è stato mio fratello minore a trasmettermi questo amore), ma uno sport che ti bussa alla porta, che, spesso, delude, un treno che passa una volta, qualcosa che ti mette costantemente alla prova e allo stesso tempo non ti abbandona mai.
Il calcio mi ha insegnato la disciplina, la pazienza e il valore della sconfitta personale e non solo, ad accettare i limiti e volerli superare ogni giorno.
Non so cosa mi auguro per il mio futuro calcistico, so solo che quando scendo in campo sento di essere nel posto giusto».
Si ringrazia Ginevra Floro Flores e la società tutta per la gentile concessione.






