Il presidente del Brescia CF Giuseppe Cesari ha espresso, attraverso i microfoni di Più Valli TV, una forte preoccupazione per l’impatto che avrà il calcio dopo la pandemia del Coronavirus.
“Ci aspettavamo che fossero interrotti i campionati, perché lo abbiamo chiesto anche noi stessi per tutelare la salute delle giocatrici e dello staff. Ci è dispiaciuto perché nel momento in cui siamo partite, dal girone di ritorno in avanti, avevamo ingranato una marcia giusta e poteva succedere di tutto. Abbiamo perso un anno, abbiamo fatto degli errori, quindi cercheremo di migliorare in vista della prossima stagione. Ciò che devo recriminare alla Federazione è la mancanza di comunicazione, non abbiamo neanche ricevuto una mail in merito. Sono usciti con il comunicato di annullamento del campionato di punto in bianco. Adesso, secondo quanto dicono, stanno lavorando per riorganizzare i prossimi campionati, ma anche per cercare di capire quando si potrà ripartire. Addirittura c’è il rischio che per quanto riguarda il settore giovanile, ripartiremo a gennaio. Il Covid porterà a un arretramento nel tempo di almeno 30 anni, ma non soltanto nel calcio femminile. La differenza non starà nel fatto di iscrizione o meno di un’eventuale società, ma in che modo quest’ultime si presenteranno. Questa quarantena forzata non ha portato solamente al blocco dello sport, ma di qualsiasi attività, società o ditte“.
Photo Credit: Brescia Calcio Femminile