Credit: Pomigliano

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Azzurra Massa.
La talentuosa classe ’99 campana, nata a Napoli, ha legato la parte iniziale della propria carriera alla squadra della sua città:
“La società del Napoli per me è stata casa per tanti anni, arrivai che avevo 13 anni perché prima giocavo con i maschi. Dal settore giovanile il passaggio fino in prima squadra con il debutto a 14 anni in B, che per me fu una grandissima soddisfazione. In Primavera vinsi la Coppa Campania, poi nelle finali scudetto dove arrivavamo sempre in semifinale e le gare ad Arco di Trento con tanto di gol e successo. Sicuramente con il Napoli su tutti ho due ricordi che custodisco gelosamente come i due campionati vinti, quello della C e quello della B”.

Per Azzurra nella sessione invernale del campionato 20/21, poi, il passaggio al Pomigliano:
“Pomigliano mi ha accolto in un momento della mia carriera non facile, perché dopo aver lasciato Napoli avevo perso fiducia in me, quindi colsi l’opportunità per esprimermi prima in B, con il campionato vinto, e poi con la vetrina della Serie A dove ho vissuto emozioni che spero ritorneranno al più presto”.
Con le pantere il salto in Serie A, con la cavalcata con tanto di salvezza:
“La Serie A è il sogno e l’obiettivo di chiunque , sono state emozioni forti anche perché per me è stata la mia prima volta. Il mio debutto me lo ricordo benissimo, un misto tra felicita e ansia dubbi ma è stato bellissimo. Stava davvero iniziando tutto quello che avevo sempre desiderato. L’emozione più grande è stata quando ci siamo salvate contro il Napoli, ottenendo la permanenza in Serie A”.

Poi un brutto infortunio con stop forzato, seguito negli ultimi mesi dalla ripartenza da Jesi e dalla Jesina:
L’infortunio è stato un fulmine a ciel sereno, un qualcosa che non mi aspettavo. Ho colto però il lato positivo capendo che e dovevo fortificarmi ancora di più. Sono stati 6 mesi duri che a tratti sembravano non passare mai. Ho cercato di limare i miei difetti, calcisticamente parlando, facendo lavoro non solo sul fisico ma anche mentale. Devo ringraziare la Jesina che mi ha aperto le porte permettendomi di riprendere il ritmo come calciatrice e di farmi esprimere al 101% con un mister che ha molta fiducia in me, come le compagne di squadra”.

Con la casacca delle marchigiane il ritorno in campo e al gol:
“Questo campionato non me l’aspettavo cosi competitivo ma per ora mi sto divertendo abbastanza, è molto equilibrato e se continuiamo cosi ci possiamo levare molte soddisfazioni. Il goal in se per se è già una gioia indescrivibile, ma dopo 6 lunghi mesi è stato ancora più bello. Per me è stato come scrollarmi di dosso le ultime paure, i dubbi che avevo e chiuso un capitolo. Nello stesso tempo ne ho aperto un altro molto importante. La speranza per il mio futuro è quella di tornare il più in fretta possibile in A e di togliermi tante soddisfazioni sia personali che di squadra”.