Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Stefania Donà. Abbiamo strappato qualche battuta al difensore classe ’79, originaria di Udine, che ha calciato per tanti anni i campi della massima serie giocando ai massimi livelli con la maglia del Tavagnacco.
Stefania hai legato per un decennio il tuo nome a quello del Tavagnacco. Quali sono i ricordi più belli di quegli anni?
“Ce ne sono davvero tanti. Molti legati allo spogliatoio, eravamo un bel gruppo e sono nate amicizie profonde che durano ancora oggi. A livello calcistico la prima partita allo stadio Friuli, che purtroppo ha anche se ha sancito la nostra retrocessione, e le gare di Champions League. In casa abbiamo fatto il tutto esaurito e giocato davanti a 1000 persone, in trasferta a Malmoe, poi, abbiamo potuto vedere una realtà decisamente diversa dalla nostra”
E’ maggiore la gioia per aver fatto parte di un gruppo che in diverse occasioni ha lottato per vincere o resta un pizzico di rammarico per non aver alzato nulla al cielo?
“Sono stati anni molto belli dove ricordo con piacere ed emozione sia i momenti belli che quelli brutti. Far parte di un gruppo così affiatato è stata sicuramente la cosa più bella ma non posso negare che mi sarebbe piaciuto sollevare un trofeo magari da capitano, visto che per diversi anni ho indossato quella fascia. Tra l’altro si è vinto la coppa Italia l’anno dopo il mio ritiro”.
Ti aspettavi negli ultimi anni questa impennata di interesse verso il calcio femminile?
“Non pensavo che saremmo mai arrivati a questo punto perché il nostro è da sempre un paese piuttosto maschilista ma ci ho sempre sperato. Mi sarebbe piaciuto fare l’atleta professionista ed ora nutro un po’ di invidia per tutte le opportunità che hanno queste giovani atlete ma spero davvero che continui a crescere il movimento”.
Il passaggio al professionismo quanto potrà aiutare la crescita del movimento?
“Il passaggio al professionismo e l’appoggio dei club maschili sono stati chiaramente la svolta e credo che questa sia la strada da continuare a seguire ma per fare veramente il salto deve cambiare ancora la mentalità delle persone. Ci sono ancora parecchi pregiudizi e scetticismo, quando si vedranno gli stadi pieni come succede all’estero sarò veramente soddisfatta”
La Nazionale si è qualificata per la seconda volta di fila ai Mondiali. Dove possono arrivare secondo te le ragazze di Milena Bertolini?

“Credo abbia buone probabilità di passare il turno, poi dipenderà molto da quale sarà la condizione atletica delle giocatrici più influenti a luglio e da quanto coeso sarà il gruppo che arriverà a giocarsi una manifestazione cosi importante”.
La Serie A vede diverse squadre nelle zone alte? Campionato totalmente diverso rispetto agli ultimi? Chi ti ha sorpreso fino ad ora?
 “Rispetto al campionato dell’anno scorso mi ha impressionata la Fiorentina. La Roma non è una novità, anche perchè ha fatto un ottima campagna acquisti, l’Inter ha in rosa diverse giovani interessanti  Sorprende, poi, vedere Juventus e Milan non in testa al campionato”.