Può un tranquillo pomeriggio allo stadio trasformarsi improvvisamente in una giornata da dimenticare in tutta fretta?

E’ quello che è successo sabato allo stadio Ferruccio di Seregno dove si sono affrontate il Como Women e le ragazze emiliane del Sassuolo: una partita tranquilla, o almeno così sembrava all’inizio, visto che c’erano tutti i presupposti per farla sembrare tale e il pomeriggio era iniziato sotto le più rosee aspettative; e le ragazze lariani scendevano in campo forti di passate prestazioni eccellenti e in una forma strepitosa, decise a mantenere il vantaggio sulla sesta in classifica e tenersi saldamente aggrappate alla zona “poule scudetto”.

Il primo tempo inizia come da copione, con le padroni di casa che inseriscono subito la quinta pressando il Sassuolo e schiacciando le emiliane nella loro area di rigore.  Le neroverdi si allargavano troppo esponendosi così a continui, quanto infruttuosi, attacchi lombardi.

Nonostante gli sforzi profusi e le buone intenzioni, la prima frazione di gioco termina a reti bianche. Sugli spalti, comunque, si respira fiducia e si attende quel goal che non è arrivato nei primi minuti di gioco.

Si segnala in tribuna la presenza della proprietà americana del Fondo Mercury, di New York,  soci del presidente attuale e che, prima della gara, erano scesi in campo a salutare le ragazze durante il riscaldamento. Durante l’intervallo si sono concessi al pubblico per strette di mano, saluti e qualche foto. E’ stato apprezzato da tutti il loro modo di vivere la partita insieme a tutti noi. Molto cordiali e disponibili.

Riparte il secondo tempo e il copione non cambia di molto, almeno fino al minuto cinquantatrè… un pasticcio difensivo costringe il portiere di casa ad una uscita avventata che, nel tentativo di difendere la porta, le costa un brutto cartellino rosso. Gilardi esce, comunque, tra gli applausi di tutti i presenti: un errore capita a chiunque, cose simili sono successe anche ai portieri migliori del mondo.

Per sopperire a questa mancanza, mister Sottili decide di togliere Kramzar e inserire tra i pali la giovane Valentina Soggiu che si è fatta infilzare, dopo tre minuti dal suo ingresso, dalla sempreverde Daniela Sabatino che porta in vantaggio le ospiti.

Nonostante l’inferiorità numerica si continua a produrre bel gioco e restare saldamente nella metà campo avversaria; da una serie di calci d’angolo consecutivi poteva scaturire la rete del pareggio, ma il calcio è questo: ti apri troppo e… a dieci minuti dalla fine arriva il raddoppio del sassuolo, seguito a ruota, cinque minuti dopo, dall’impietoso tris, dopo che le lariane si erano buttate ancora a testa bassa alla ricerca del goal.

A fine partita le ragazze sono uscite sotto gli applausi dei rappresentanti americani di Mercury, soddisfatti comunque nonostante il risultato, e di tutti i presenti allo stadio. E’ stato un fine partita passato a ridere e scherzare con le atlete dell’una e dell’altra squadra che si sono fermate con noi tifosi a chiacchierare un po’.

Nel frattempo, giungeva la notizia che a Milano la Roma stava conducendo il primo tempo in vantaggio sulle rossonere. La Roma che la settimana prima aveva battuto la capolista Juventus, cosa aveva da temere al Vismara di Milano? Almeno su questo fronte si poteva ipotizzare una serata tranquilla, mantenendo così inalterata la classifica. Semplice, no?

Torno a casa… il Milan ha ribaltato il risultato, battendo quella Roma che, a detta di tutti, non aveva nulla da temere, e agganciando il Como in classifica che, (almeno per quello!), resta avanti solo negli scontri diretti vinti entrambi contro le rossonere.

Può un tranquillo pomeriggio di calcio trasformarsi in una giornata da dimenticare in fretta? Eh si, certo che può. E’ il bello o il brutto del calcio, dipende da quale sponda sportiva lo si vive.

Natanaele Rullo