Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Comincia in salita il campionato per le Como Women’s, sconfitte al “Ferruccio” di Seregno dalla Lazio che si impone con il risultato di 1-2.
Sotto un sole accecante va in scena una incredibile e calda giornata estiva autunnale, con le temperature veramente al di sopra della media; terreno in ottime condizioni e stadio pieno; interessante notare come una intera gradinata sia stata riservata ai settori giovanili, con tantissime ragazzine presenti ed emozionate. All’intervallo verranno poi chiamate tutte in campo, in concomitanza con le giornate riservate alle iscrizioni delle nuove calciatrici divise per categorie.
Sugli spalti si ride e scherza e, tra una chiacchiera e l’altra, comincia il primo tempo: una prima frazione di gioco veramente povera di emozioni, con le ragazze di mister Sottili che provano subito a cercare il goal e con le retrovie biancoazzurre sempre in guardia e pronte a scongiurare ogni possibile pericolo.
Balza subito all’occhio l’assenza di Eleonora Goldoni tra le file laziali a causa di un infortunio.
I primi quarantacinque minuti di gioco terminano in parità dopo aver regalato veramente pochissimi sussulti agli spettatori presenti.
Nell’intervallo, si approfitta della pausa anche per socializzare con i tifosi ospiti, presenti in piccoli gruppi: è questa la parte più bella del calcio femminile che unisce tutti, indifferentemente dal risultato.
Un paio di ragazzi provenienti da Roma erano sul territorio lombardo già da venerdì e hanno approfittato di questa trasferta per visitare Como, Milano e Bergamo: sono rimasti affascinati dal nostro lago e hanno promesso che ci ritorneranno la prossima estate.
Nel frattempo le squadre rientrano in campo e l’arbitro dà inizio alla seconda frazione di gioco che vede la formazione di mister Grassadonia più spavalda e aggressiva rispetto al primo tempo; ma anche le ragazze di mister Sottili non sono da meno e in più riprese sfiorano la rete del vantaggio.
Lo stato di parità dura fino al 70imo minuto, quando l’equilibrio in campo viene interrotto da un colpo di testa della giovane laziale Le Bihan: palla in rete ma… qualcosa forse non è andato per il verso giusto e l’arbitro, richiamato al Var, corre a controllare il monitor. Sulle gradinate ci si annoia nell’attesa e le battute volano a raffica: “ma cosa sta guardando? Una telenovela?”, e dalla parte opposta si replica con “no forse i nuovi episodi di Goldrake!”, e anche un “aho, e spegni ‘sta TV e fai finire la partita!”
Alla fine il goal viene convalidato ma rimane comunque il mistero su cosa abbia visto sul monitor.
Il Como non ci sta e prova a reagire, ma, su capovolgimento di fronte, è ancora la Lazio, dieci minuti dopo, a raddoppiare con Martina Piemonte.
Nel frattempo, strani trambusti provengono da sotto le gradinate: guardando meglio, si notavano gli addetti alla sicurezza intenti a formare un semicerchio con delle transenne a ridosso del cancello che dava l’accesso al campo da gioco.
Tra una transenna e l’altra, la giovane Veronica bernardi, under 19, realizza il suo primo goal in serie A siglando la rete dell’1-2. Qualcos’altro però non è andato per il verso giusto, e l’arbitro accorre nuovamente al monitor del Var. Anche questo goal viene convalidato ma resta comunque il dubbio sull’utilità della tecnologia, perché dopo ogni goal bisogna aspettare almeno tre minuti prima di esultare, vanificando così il pathos, l’ansia, l’attesa e la gioia del goal. No, questo calcio ormai è fallito.

A fine gara (1-2 per le aquilotte) si scopre il mistero delle transenne: è in occasione del lancio della campagna “la tua maglia, la sua firma” che consiste nel farsi autografare la maglia dalla calciatrice del momento, in questa occasione Alisha Lehmann che si è avvicinata alle transenne per foto e autografi sulle maglie (la sua è il numero 77). Al prossimo giro, mi pare tocchi a Matilde Pavan.
L’iniziativa è piaciuta a tutti, infatti adulti e bambini erano in fila per lei; tutto questo casino però, (pensiero mio), non l’ho ancora capito perché la stessa Lehmann è poi uscita tranquillamente dall’altra parte concedendo foto a tutti quanti.
E non solo lei: disponibilissime anche le ragazze laziali che si sono fermate insieme a tutti noi fuori dallo stadio; Martina Piemonte è uscita scusandosi con i presenti perché non poteva fermarsi, ed è subito scappata via con un’auto privata che era venuta a prenderla.
Bellissimo siparietto con Federica Cafferata che si è trovata a dover firmare una figurina… non avete un microscopio che non vedo cosa scrivo?
Che bella giornata (cit. Checco Zalone).

Natanaele Rullo