Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Finisce in parità la sfida tra il Como Women e le ragazze rossoblù neopromosse in serie A, incontro valevole per la seconda giornata della Women’s Cup, competizione pre-campionato e della quale nessun tifoso ne ha mai capito l’utilità.
La serata comincia subito con una disavventura fantozziana capitata al sottoscritto: arrivato allo stadio, mi sono reso conto di aver lasciato il cellulare a casa. No problem, in un mondo frenetico e sempre di corsa, passare un paio d’ore senza la tecnologia non è mica la fine del mondo… e invece si che lo è, perché il biglietto per entrare allo stadio lo avevo scaricato e salvato nel telefono: ho anche pensato di acquistarne un altro sul posto se non fosse che non giro mai con contanti e pago sempre col cellulare.

Ok, si rientra a casa. Sono le 18.50 e riesco ad essere poi di ritorno al “Ferruccio” intorno alle 20 e godermi il riscaldamento pre-partita delle ragazze.
Al termine del riscaldamento, e mentre le atlete rientrano nello spogliatoio, riesco a intavolare una intera conversazione in lingua inglese con Alisha Lehmann:
– Miss Lehmann… photo? – Oh, yes!
Quasi un madrelingua! E con il mio trofeo di caccia mi accingo a prendere posto tra le gradinate.

Al “Ferruccio” era presente l’attrice e modella Sara Croce con indosso la maglia numero 77 della Lehmann che, dopo un simpatico siparietto in campo, gliel’ha autografata. Bellissimo l’abbraccio tra le due. Rientrata in tribuna, la giovane attrice ha regalato sorrisi e battute a tutti i presenti, concedendosi per foto e abbracci.
La novità è stata la presenza di uno store con in vendita maglie e gadget che ha attirato la curiosità di molti.
Tra una risata e l’altra, inizia la partita, con le ragazze di casa che innestano subito la quinta e provano a sfondare le retrovie genoane, ma con scarsi risultati. Il pallino del gioco rimane saldamente nelle mani, anzi tra i piedi, delle women’s lariane che trovano la rete del vantaggio solo al 40imo grazie alla rete di Kruse. Il goal è stato talmente bello che persino la luna decide di non eclissarsi, (secondo copione), e stare ad ammirare. L’eclissi, comunque, ci sarà più tardi.

Il primo tempo si conclude sul risultato di 1-0 per le ragazze allenate da mister Sottili.
Durante l’intervallo ci si ritrova tutti a ridere e scherzare e commentare anche la passata stagione, convinti che la formula di un campionato senza le poule scudetto e retrocessione, sia stata un’ottima scelta. Tra una chiacchierata e l’altra non mancano i saluti e le strette di mano del presidente e di tutto lo staff lariano, sempre gentili e disponibili con i tifosi.
Nel frattempo riprende il gioco con l’arbitro che da inizio al secondo tempo che inizia sulla scia del primo, cioè con le ragazze di casa sempre in attacco. Ma la formazione di mister De La Fuente è scesa in campo più ostica rispetto a prima e concede molto di meno alle attaccanti lariane.

Nel corso della seconda frazione di gioco, più che degli attacchi del Genoa, ci si deve preoccupare di contrastare gli attacchi delle numerose zanzare che svolazzano allegramente sopra tutto l’impianto sportivo.
Da segnalare la buona impressione data dal portiere Shroffenegger che, seppur poco impegnata, ha mostrato di avere molto carattere esibendosi in ottime parate: come al 13imo della ripresa quando, quasi al limite dell’area (e del cartellino rosso) effettua un’ottima respinta su un’attaccante genoana lanciata a rete.
Al minuto 19imo, Ramona Petzelberger prende il posto di Matilde Pavan e Alisha Lehmann sostituisce Zara Kramzar. E’ la stessa Lehmann, un minuto dopo, a sfiorare il raddoppio, liberandosi in area e lasciando partire un tiro che sfila alto sopra la traversa.

Il Como sembra aver alzato il baricentro e le azioni d’attacco si fanno sempre più pericolose, ma la difesa genoana riesce comunque a cavarsela bene.
Al 35imo, la scozzese Sophie Howard finisce in panchina: non perché sostituita ma perché spinta da una avversaria rossoblù al termine di un contrasto sulla linea della rimessa laterale.
Due minuti più tardi, su rapido capovolgimento di fronte, l’incolpevole Shroffenegger viene scavalcata da un insidioso pallonetto che si stampa sulla traversa.
A cinque minuti dalla fine, non scatta la trappola del fuorigioco e la genoana Bargi batte l’estremo difensore lariano siglando la rete del pareggio.
Non bastano tre minuti di recupero e i conseguenti attacchi lariani: le rossoblù tengono bene e si portano a casa un punticino strappato con i denti.

La serata si conclude con le ragazze in tribuna a salutare il pubblico e con le ex Halma Hilaj ed Emma Lipman visibilmente commosse e felici di poter riabbracciare tutti noi presenti.
Se dovessero chiedermi chi è stata la migliore in campo, risponderei, senza ombra di dubbio, (e senza nulla togliere alle altre), Matilde Pavan; la centrocampista bianconera, in prestito dalla Juventus, ha fatto fare gli straordinari alla difesa genoana, una mina vagante alla quale è mancato solo il goal.
La seconda sorpresa è stata Alisha Lehmann, ha giocato poco ma ha fatto veramente tanto. Per questo Como è un valore aggiunto in più.
Mister sottili sta forgiando un gruppo ancora più compatto della scorsa stagione, sara un gran bel campionato quando inizierà il 5 ottobre prossimo.
Natanaele Rullo