Pubblico delle grandi occasioni allo stadio “Ferruccio” di Seregno per la partita Como-Genoa delle ore 18.
Nelle ore antecedenti il match ha parecchio piovuto, ma la serata si preannuncia tranquilla e i cupi nuvoloni neri del pomeriggio sono spariti dietro i monti. Il terreno di gioco, nonostante tutto, si presenta in buone condizioni.
Un attimo prima dell’ingresso delle squadre in campo, l’altoparlante diffonde le note di “sarà perché ti amo” e si balla tutti al ritmo della famosa canzone.
Comincia la partita e già fioccano le occasioni da rete per le padroni di casa che partono con l’acceleratore premuto al massimo; al decimo minuto Veronica Bernardi sguscia via in velocità sulla fascia destra e impegna la difesa rossoblù. Pochi minuti più tardi, dopo un duro scontro, Giulia Rizzon si accascia a terra e viene accompagnata, tra gli applausi del pubblico, a bordo campo per le dovute medicazioni. Rientrerà poco dopo senza nessuna grave complicazione, ancora tra gli applausi del pubblico presente: capitan Rizzon è entrata nel cuore di noi tifosi e tutti quanti le vogliamo un gran bene.
Sono sempre le ragazze di casa a tenere in mano il pallino di gioco, e la maggior parte delle azioni offensive partono dal trittico biondo della fascia destra formato da Marcussen, Kruse e Kramzar che gettano scompiglio tra le file genoane. Sulla sinistra, invece, le more Pavan, Nischler e Vaitukaityte non sono da meno, con Matilde Pavan assoluta padrona del centrocampo.
Al 32imo, dopo una serie di attacchi e occasioni da goal sprecate per un nonnulla, l’arbitro assegna un calcio di rigore al Como, per poi andare a bordo campo a rivedere il tutto sul monitor Var. Dopo aver confermato il rigore, è la giovane Nadine Nischler, dal dischetto, a portare in vantaggio le ragazze.
Al quarto minuto di gioco, dopo una splendida azione corale e una sua personale prestazione più che favolosa, Matilde Pavan mette la sua firma sul tabellino marcatori e sigla il 2-0 per le padroni di casa. Ma anche stavolta l’arbitro pare avere dei dubbi e si catapulta subito a bordocampo dove lo attende l’immancabile monitor Var. Dopo aver visionato il video, lungo quanto una telenovela spagnola, l’arbitro conferma la rete e si va al riposo con il doppio vantaggio.
Nell’intervallo, in tribuna si intravvede la nostra ex Elisa Del Estal ora in forza al Como 1907. Durante la pausa si discute e si ironizza sull’utilità del Var e si tirano fuori esempi esilaranti di come potrebbe causare malumori e ingiustizie: è come se il protagonista del famoso cartone animato, Holly, si vedesse annullare un goal, dopo aver corso in lungo per tutto il campo, per 7 episodi! Ma segnalalo alla terzo episodio il fuorigioco, è puro sadismo farlo correre così per nulla. Ci resterebbe molto male o no?
La ripresa inizia come una fotocopia della prima frazione di gioco, con le ragazze di mister Sottili sempre proiettate in avanti alla ricerca di un’altra rete e con la solita Pavan a incantare il pubblico con le sue giocate. Fantastica! Speriamo che la Juventus non si penta e ce la lasci ancora!
Mentre Kriuse fa ammattire le avversarie sulla fascia destra, dove galoppa indisturbata, al 65imo un’ottima Bernardi lascia il posto ad Alexandra Kerr, mentre Miriam Picchi sostituisce Matilde Pavan.
I cambi non influiscono più di tanto sul gioco, anche se una Pavan in più avrebbe fatto comodo negli ultimi minuti dove il Genoa si è reso più pericoloso e spavaldo che in tutta la partita: a dieci minuti dalla fine la rossoblù Cinotti accorcia le distanze e… poteva mancare il solito Var? Certo che no, ed ecco il nostro prode arbitro andare nuovamente al controllo video. Dopo altri, interminabili, minuti, arriva la conferma della regolarità dell’azione.
Galvanizzate dalla rete, le ragazze rossoblù alzano il baricentro e sfiorano il pareggio in un paio di occasioni, causando infarti multipli ai presenti sulle gradinate.
Verso la fine dell’incontro, le genoane reclamano un rigore e l’arbitro, nel dubbio, ricorre all’ormai inseparabile monitor Var.
Alla fine del consulto video, non viene assegnato il penalty e si continua con il calcio d’angolo nel quale quale era terminata l’offensiva ospite.
Dopo novanta minuti di partita più cinque di recupero e dodici di controlli Var, finalmente finisce la partita e le ragazze di casa possono mettere in saccoccia tre importantissimi punti che consentono alla squadra di allontanarsi dalle parti basse della classifica.
Alla fine della serata tutte in tribuna tra i tifosi per selfie e autografi.
E’ stata una prestazione sopra le righe, si è visto un ottimo Como e un gruppo molto ben affiatato.
Senza nulla togliere a nessuna, il migliore in campo, questa sera, è stato il monitor Var: protagonista assoluto e incontrastato delle gioie e degli incubi di ogni tifoso. Un mito!
Natanaele Rullo






