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Il calcio femminile tedesco sta per entrare in una fase di cambiamento radicale. In un passaggio che segna una svolta strategica, Bernd Neuendorf, presidente del DFB, ha annunciato che saranno messi a disposizione 100 milioni di euro per sostenere la crescita e la professionalizzazione della Frauen‑Bundesliga. L’investimento, che si svilupperà nell’arco di otto anni, è accompagnato dalla creazione di una società dedicata esclusivamente alla lega femminile, un modello che fino ad oggi era riservato quasi esclusivamente alle competizioni maschili.

Neuendorf ha dichiarato che “la Frauen-Bundesliga deve urgentemente essere professionalizzata” e che “abbiamo un interesse comune a trattenere in Germania le nostre migliori giocatrici e offrire una lega competitiva di livello mondiale”. L’operazione sarà un “segnale forte e coraggioso”, nelle sue parole, che punta ad allineare la Bundesliga femminile al modello e alla visibilità della controparte maschile.

La misura arriva in un momento significativo. Da un lato, la Frauen-Bundesliga è stata ampliata da 12 a 14 squadre, segno tangibile della crescita e dell’attrattività del movimento. Dall’altro, molte calciatrici – come in altri Paesi – faticano ancora a vivere esclusivamente del proprio mestiere, a causa di contratti non sempre paragonabili, infrastrutture frammentate e visibilità limitata rispetto ai colleghi maschi. Investire risorse e struttura significa quindi non solo promuovere risultati sportivi, ma anche affrontare temi di equità, sostenibilità e professionalità.

La costituzione della nuova società, che sarà in joint-venture fra i club partecipanti e il DFB, rappresenta una svolta organizzativa: non si tratta soltanto di finanziare, ma di governare un ecosistema in evoluzione. I fondi stanziati sono considerati — dal presidente Neuendorf — il più grande investimento del DFB dall’edificazione del suo campus centrale. Fonti indicano che la distribuzione effettiva dei 100 milioni inizierà dalla stagione 2026/27, su base circa 12,5 milioni all’anno.

Non mancano però le questioni aperte: come saranno ripartiti i fondi fra infrastrutture, salari, marketing, formazione giovanile? Quali parametri verranno stabiliti per misurare il successo del piano? E soprattutto, come verrà bilanciata la rapidità dell’intervento con la sostenibilità a lungo termine? Neuendorf ha lasciato intendere che i club dovranno partecipare “in modo sostanziale” al processo, segnalando che si prevedono contributi sia economici che organizzativi da parte delle società.

In un panorama internazionale in cui le leghe femminili emergono con forza – in Inghilterra, Spagna, Francia, e non solo – la mossa del DFB può rappresentare un modello. Se ben implementata, porterà benefici non solo alle atlete e ai club, ma all’intero sistema del calcio tedesco, rafforzando la base, aumentando il pubblico, migliorando il prodotto televisivo e potenzialmente trattenendo talento. Le prossime stagioni saranno decisive per vedere se le promesse si tradurranno in risultati concreti. La Frauen-Bundesliga ora ha un’occasione unica per scrivere un nuovo capitolo della propria storia.