Sam Kerr, la stella australiana del Chelsea, è tornata in campo dopo 634 giorni di assenza per infortunio. Al 75′, Sonia Bompastor le ha affidato il finale della partita e la risposta non si è fatta attendere. Nel recupero, al 90+3′, Kerr ha siglato il gol del 3-1 contro l’Aston Villa, mettendo il sigillo su una vittoria che vale più dei tre punti.

Il suo rientro non è stato un semplice ritorno, ma un vero e proprio spettacolo, coronato dal raggiungimento di un traguardo storico: il suo 100° gol in sole 129 presenze con la maglia del club. Questo risultato la consacra al secondo posto tra le migliori marcatrici di sempre del Chelsea, dietro solo a Fran Kirby con 116 gol.

L’attaccante classe ’93, arrivata a Londra nel 2020 dai Chicago Red Stars (NWSL), ha segnato un’era: cinque WSL consecutive, due FA Cup, tre League Cup. Tra i suoi numerosi riconoscimenti figurano il terzo posto al Pallone d’Oro nel 2021 e 2022, il secondo nel 2023, la Scarpa d’Oro con 21 gol nel 2020/21 e con 20 nel 2021/22. Nello stesso anno è stata anche WSL Player of the Season ed è diventata global cover star di FIFA 23.

Il suo cammino si è interrotto il 7 gennaio 2024, quando ha subito un infortunio al legamento crociato durante un allenamento in Marocco. Si è sottoposta a un intervento per la ricostruzione dell’ACL, seguito da una seconda operazione per complicazioni non correlate. Il recupero, normalmente stimato tra i nove e i dodici mesi, per lei è durato quasi venti.

Una stagione interrotta, un’altra completamente saltata e la corsa alle Olimpiadi di Parigi 2024 svanita. Ora, finalmente, Sam Kerr è tornata e l’ha fatto nel modo che le è più naturale: segnando. Il calcio femminile ritrova così una delle sue protagoniste più iconiche in una stagione che si preannuncia esplosiva fin dalle prime giornate.

Roberta Faramondi
Studentessa di Comunicazione, Culture e Tecnologie Digitali all’Università La Sapienza, con un forte interesse per il calcio, in particolare quello femminile, e per il mondo della comunicazione sportiva. Questo interesse si unisce al desiderio di contribuire attivamente alla diffusione e al cambiamento di questo sport, seppur da una posizione esterna al campo da gioco.