Una parola per riassumere questa giornata di WSL è “spezzatino”: le partite sono state infatti spalmate su due settimane per via della pausa pasquale e delle partite di Champions League dell’Arsenal e del Chelsea. Con le due londinesi impegnate rispettivamente contro il Lione e il Barcellona (e uscite entrambe sconfitte), è stato necessario ridisegnare il calendario per inserire le due partite della massima competizione europea, e l’ultima a esser stata giocata coinvolgeva proprio le Blues nel derby contro il Crystal Palace.

Nell’anticipo della diciannovesima giornata, Arsenal ancora una volta schiacciasassi ai danni delle Foxes, uscite con le ossa rotte e con 5 reti subite e una sola segnata. Monologo biancorosso, in cui il Leicester ha faticato a trovare gli spazi e le occasioni e ha, a tutti gli effetti, subito dall’inizio alla fine. Caitlin Foord ha aperto le marcature al 9′, seguita da Stina Blackstenius al 13′, costringendo il Leicester a un doppio svantaggio nel primo quarto d’ora di gioco, a cui si è aggiunto il gol della doppietta di Foord al 31′.
Forte di un 3 a 0 dopo il primo tempo, però, l’Arsenal è tornato in campo con la stessa grinta per dilagare, trovando il poker 62′ dai piedi di Bethany Mead. Magra consolazione del Leicester è stato il gol di Yuka Momiki al 66′. In un continuo capovolgimento di fronti, il 5 a 1 dell’Arsenal firmato Victoria Pelova è stato messo a segno al 69′, la terza rete nel giro di appena sette minuti. Un match divertente per il grande numero di gol, che di certo ha dato spettacolo a sprazzi, e che ha ancora evidenziato quanto le ragazze allenate da René Slegers siano davvero, davvero difficili da contrastare, un vero “arsenale” di possibilità.

Continua e sempre destinata a non finire la crisi del Tottenham Hotspurs, che è caduto in casa inchinandosi all’Aston Villa, anche lui in lotta per non diventare fanalino di coda in Women’s Super League. La subentrata Kirsty Hanson ha assicurato i tre punti importantissimi per il suo Aston Villa in pieno recupero, in un 3 a 2 indeciso e divertente (meno per le londinesi padrone di casa). Anna Patten ha festeggiato il suo compleanno nel migliore dei modi sbloccando la partita in favore dell’Aston Villa al 30′, e il raddoppio  arrivato al 56′ per mano di Ebony Salmon.
Le Spurs hanno dato segni di vita dopo la rete, provando a reagire al doppio svantaggio, e hanno infatti centrato la rete al 65′ di Jess Naz, bravissima a concretizzare un tap-in vincente in area dagli sviluppi di un calcio d’angolo, ed Ella Morris ha poi segnato il secondo, preziosissimo gol per il Tottenham al 70′, una situazione di parità che, fino agli ultimi giri d’orologio, sembrava essere destinata a regalare i tre punti alle londinesi. Purtroppo per le Spurs, però, Kirsty Hanson ha segnato la terza rete dell’Aston Villa al 90’+1 al termine di un clamoroso contropiede.

Il Manchester United, chiamato a vincere contro il West Ham per assicurarsi di rimanere sulla scia de Chelsea e dell’Arsenal, si è però visto bloccare proprio dalle Hammers in una partita conclusasi a reti bianche. La formazione allenata da Marc Skinner rimane perciò al terzo posto, a due punti dietro l’Arsenal e a cinque dalla capolista Chelsea. Con ancora tre partite da giocare, sembra difficile riuscire ad agganciare le Blues, ma non è una missione impossibile.
Le Red Devils hanno gestito alla perfezione il possesso palla e il pallino del gioco, ma non hanno trovato lo spunto finale per concretizzare le occasioni create, soprattutto le due traverse scheggiato nella prima frazione. Elisabeth Terland è arrivata vicinissima al gol al 47′, ma la difesa del West Ham ha fatto buona guardia e Kinga Szemik ha salvato la sua squadra, bravissima a uscire con un punto da un match difficile contro una delle contendenti per il titolo.

Le Reds hanno sconfitto di misura il Brighton per 2 a 1. Le ospiti di Liverpool sono passate in vantaggio con un gol fulminante al 2′ da parte di Olivia Smith, brava a intercettare un pallone gestito male dalla difesa del Brighton, a cui si è aggiunto quello di Leanne Kiernan al 43′, anche lei brava a mettere lo zampino su un pallone perso e apparentemente innocuo, due gol che hanno subito indirizzato il match e permesso al Liverpool di scendere in campo nella seconda frazione con un vantaggio cospicuo. Le Seagulls hanno però accorciato le distanze al 48′ con il gol di Michelle Agyemang, e le ospiti hanno dovuto cambiare i loro piani per evitare la disfatta che, fortunatamente per loro, non è arrivata.

Anche l’altra sponda di Manchester ha frenato la propria corsa, bloccata in un pareggio per 1 a 1 contro l’Everton. Si può definire, questo match, “il pareggio delle gemelle”, visto che le Toffees hanno trovato il gol grazie alla combinazione e all’intesa perfetta tra Karen e Sara Holmgaard al Joie Stadium.
Kerstin Casparij, tra le “donne della Provvidenza”, ha portato il City in vantaggio al 13′, battendo il portiere dell’Everton Emily Ramsey. Prima dell’intervallo, però, l’Everton ha acciuffato il preziosissimo pareggio grazie a Sara Holmgaard e al suo scarico per la sorella Karen, che ha concretizzato l’occasione. L’uno-due tra sorelle ha avuto anche margini letali nel secondo tempo, durante il quale Karen non è però riuscita a segnare nuovamente di testa su un’occasione fotocopia di quella del primo tempo. La Champions è ora a sette punti, per il City, e a otto per l’Everton. Difficile, a meno di un miracolo, scalzare le prime tre formazioni in classifica.

Il posticipo tra Chelsea e Crystal Palace, tra i derby della stagione, si è giocato dopo la pausa pasquale, e ha visto la capolista imporsi con un netto 4 a 0, un poker senza “se” è senza “ma” che vuole cancellare la sconfitta contro il Barcellona in Champions League, dove i gol incassati erano, per l’appunto, 4.
Le Blues hanno segnato il primo gol al 22′ con un tiro dal dischetto trasformato alla perfezione da Guro Reiten, e raddoppiato al 24′ con la rete di Catarina Macario, tornata finalmente a disposizione anche della Nazionale statunitense. L’espulsione di Allyson Swaby al 47′ nel Crystal Palace ha tagliato loro le gambe e indirizzato, in negativo, il match: Macario ha messo a segno una doppietta personale con la rete al 49′, e Mia Fischel ha chiuso i giochi al 64′. Con ancora tre partite da giocare e sei punti di vantaggio sull’Arsenal, in caso di vittoria il Chelsea potrebbe festeggiare il titolo con due giornate d’anticipo. Sulla sua strada, però, c’è il Manchester United…

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.