Protagonista delle conferenza stampa di ieri il preparatore dei portieri della Nazionale azzurra Cristiano Viotti insieme a Laura Giuliani.

La numero uno azzurra ha riscosso grandi consensi, dimostrando di essere tra i migliori portieri (“preferisco portiere a portiera”) del Mondiale: con l’Australia ha parato il rigore calciato da Sam Kerr (“non mi definisco una para rigori, ma ne ho parati alcuni importanti”), che ha poi segnato sulla respinta, nel secondo match con le giamaicane ha mantenuto la porta inviolata e con il Brasile, dopo una splendida parata d’istinto sul colpo di tacco di Debinha, ha salvato più volte il risultato, battuta solo su rigore da Marta: “Siamo arrivate sino a qua – ha dichiarato in conferenza stampa – è un peccato mettersi ora dei freni. Continuiamo a sognare, nessuno si aspettava questi risultati e tutto quello che viene da adesso in poi è qualcosa di guadagnato”.

Solare e simpatica, loquace e riflessiva, Laura sembra più matura della sua età. Merito anche dei cinque anni trascorsi in Germania, dove il Calcio non le bastava per mantenersi. Addetta in una fabbrica all’impacchettamento di Dvd, cameriera al ristorante, barista, ha lavorato anche di notte in un panificio. Tanti sacrifici ripagati dalla soddisfazione di difendere la porta della Nazionale: “Quando ho deciso di andare a fare la panettiera era un momento di difficoltà e mi sono detta che era l’unico lavoro che potessi fare per potermi allenare di giorno. Il fatto di lavorare contemporaneamente al calcio è stato un modo per staccarmi dalla routine e per avere un’altra visione delle cose. All’inizio ho lavorato per costrizione, poi è stata una scelta”. Gigi Buffon è l’idolo di sempre, Alisson il modello del momento: “Il portiere è un ruolo particolare perché sei lì da solo, magari ti arriva un tiro a partita e in quel momento devi farti trovare pronto. E’ un ruolo che assomiglia alla vita di tutti giorni fuori dal campo, un errore può servirti per analizzarti e cercare di migliorarti”.

Uno dei temi più discussi in questi giorni riguarda le dimensioni del campo e delle porte. C’è chi sostiene che un terreno di gioco ridotto e una porta meno alta permetterebbero alle calciatrici di esprimersi al meglio: quanti sposano questa tesi prendono come esempio altre discipline come la pallavolo, dove la rete in campo femminile è più bassa di una ventina di centimetri: “Le porte devono rimanere uguali – è il pensiero di Laura – sono dell’idea che niente vada cambiato. Se sei posizionata bene riesci ad arrivare su palloni che un portiere uomo riesce a prendere anche se ha una posizione di partenza errata perché ha una struttura fisica e un’esplosività diversa rispetto ad una donna”.

Non vuole essere cambiata da questa notorietà improvvisa Laura. “Mi è rimasta impressa questa frase ‘Adesso come prima’: ce l’ha detta una campionessa che qualche cosa in carriera l’ha vinta”. La campionessa in questione è un’olimpionica, Manuela Di Centa, che ha messo al servizio della squadra la sua grande esperienza in un incontro nel ritiro di Riscone di Brunico, a pochi giorni dalla partenza per la Francia: “Il segreto della nostra difesa – sottolinea – è l’organizzazione, a livello di reparto abbiamo lavorato tantissimo in questi giorni di preparazione e si sono visti i risultati in campo. Non è scontata questa sintonia, visto che tutte le giocatrici della difesa giocano in squadre diverse. A livello individuale abbiamo i migliori difensori di questo torneo, non è un caso che abbiamo preso solo due gol ed entrambi su rigore”. Come molti atleti anche lei ha i suoi riti: “Prima di entrare in campo metto prima il guanto sinistro perché con il destro saluto e mentre vado verso la porta tocco prima il palo destro, poi la traversa e il sinistro. Faccio il segno della croce e guardo il cielo, credo di avere qualcuno che mi protegge e mi affido a lui”.


Il programma della Nazionale

Sabato 22 giugno
Ore 13.45 – Incontro con la stampa (conferenza calciatrice in hotel)
Ore 18 – Allenamento (aperto alla stampa i primi 15 minuti)

Domenica 23 giugno
Ore 13.45 – Incontro con la stampa (conferenza calciatrice in hotel)
Ore 18 – Allenamento (chiuso)

Lunedì 24 giugno
Ore 16 – Allenamento (aperto alla stampa i primi 15 minuti)
Ore 18.30 – Conferenza Stampa presso lo Stadio de La Mosson (Ct e una calciatrice)
Ore 19 – Walk around

Martedì 25 giugno
Ore 18 – Italia-Cina (a seguire attività stampa)

Credit Photo: FIFA Women’s World Cup