Pur perdendo con il Brasile (non le abbiamo mai battute), le ragazze conquistano meritatamente il primo posto in un girone impegnativo e giocheranno gli ottavi contro Cina o Nigeria. Non ci sono tatticismi particolari e la partita viene giocata a viso aperto con possesso palla leggermente  favorevole delle verdeoro. Affrontiamo il match da squadra matura (non pensando alla classifica) ma anche il Brasile, che deve puntare alla vittoria per qualificarsi, si propone con trame di gioco veloci e tecniche (soprattutto nel secondo tempo).

In evidenza al 5° del primo tempo il bel movimento a liberarsi dell’avversario di Valentina Giacinti con conseguente verticalizzazione per Barbara Bonansea e relativa occasione da goal.

All’8° schema della squadra brasiliana su rinvio dal fondo. Il portiere finta il lancio lungo chiedendo alla squadra di salire, ma poi gioca corto sulla compagna che viene in appoggio …
al 16° calcio d’angolo brasiliano e grande parata di Laura Giuliani sul colpo di tacco di Debinha …
al 39° grande ripartenza italiana con Valentina Cernoia e stupenda finalizzazione coordinata di Barbara Bonansea.
Nel secondo tempo concediamo palleggio e ritmo al Brasile, forse un calo fisico o mentale (sarà compito dello staff di Milena Bertolini fare le giuste valutazioni).

2 situazioni di errore tecnico da rivedere (una delle avversarie e una nostra) …
al 47°  il passaggio è troppo lungo (si sarebbe trovata davanti al nostro portiere) …
al 66° Valentina Bergamaschi dopo una bella ripartenza dalla nostra area, non calibra bene il passaggio per Barbara Bonansea e non valuta un cambio gioco per Aurora Galli …
al 87° potevamo gestire meglio una situazione di possesso palla (concediamo una ripartenza pericolosa all’avversario).
Perdiamo una partita con un rigore discutibile per un fallo di Elena Linari (comunque tra le migliori delle nostre azzurre) che però, visto anche il risultato dell’altra partita  (4 a 1 dell’Australia alla Giamaica), non compromette il primo posto nel nostro girone.

Recuperiamo le energie fisiche e mentali così da affrontare al meglio gli ottavi di finale, con la consapevolezza che possiamo giocarcela alla pari con tutte.