Sembrava una maledizione il raggiungimento del secondo titolo europeo per la Spagna, molto simile a quella del Benfica nelle coppe europee. Dopo il primo successo datato 2004, quando la Rojita sconfisse la Germania in finale grazie alle reti di Jade ed Iturregui, la selezione spagnola sembrava essere entrata in loop negativo incredibile. Uno score di quattro finali perse in cinque anni: dalla Svezia bestia nera, sconfitte nel 2012 e nel 2015, passando per Olanda (2014 nel segno della Miedema) e Francia (2015). Sortilegio che, però, si è spezzato nel corso del penultimo europeo U19, dove finalmente la selezione spagnola è riuscita ad alzare per la seconda volta il trofeo. Lo scenario è stato il Windsor Park di Belfast, dove è andata in scena la rivincita tra Spagna e Francia, ultimo atto anche dell’edizione precedente. Stavolta gli dei del calcio hanno sorriso alle Sonadoras, che grazie ad una doppietta della Guijarro (capocannoniere con cinque reti) hanno riportato la coppa in patria.

ROAD TO FRANCE– Il ticket per il Mondiale francese è arrivato grazie al successo nell’Europeo U19, ottenuto, come detto precedentemente, contro la Francia. Un cammino quasi lindo, infatti su 14 partite disputate solo la Germania è riuscita a sconfiggere la nazionale spagnola; 0-2 grazie alle reti di Graf e Orschmann. Per il resto solo successi, a partire dal primo girone di qualificazione iniziato con le goleade su Lettonia (18-0), Azerbaijan (7-0) e Ucraina (5-0). Tre su tre replicato anche nella fase élite con i successi su Russia (3-1), Ungheria (3-0) e Belgio (3-1). Nel gironcino europeo la striscia vincente si ferma al cospetto della Germania, ma la Roja raggiunge comunque il secondo posto grazie alla vittoria all’esordio con l’Irlanda e alla rete di Guijarro nella sfida contro la Scozia. In semifinale battaglia contro l’Olanda, superata per 3-2 grazie ai gol di Garcia, Oroz e Guijarro. Quest’ultima decisiva anche nella finalissima contro la Francia, dove si assiste ad una rimonta pazzesca negli ultimi cinque minuti firmata dalla numero 9 e da Egurrola, che consegnano alle spagnole titolo europeo e pass mondiale.

TEAM INFO– Uno dei principali artefici di questo successo è stato senza dubbio il tecnico Pedro Lopez, non solo mente esecutiva ma anche preparatore di questa annata d’oro spagnola. Subentrato nel 2015 sulla panchina della selezione U19, dopo la promozione del collega Jorge Vilda in prima squadra, ha praticamente ereditato lo stesso gruppo di giocatrici allenate nel biennio precedente in U17. La conoscenza dell’organico ha permesso al ct spagnolo di poter lavorare maggiormente su altri aspetti, accelerando di parecchio la crescita delle sue atlete. Tecnico preparato, è noto per la sua incredibile scrupolosità nel non voler lasciare nulla di intentato. I punti chiave del suo successo sono stati lo studio dell’avversario (scouting) e la preparazione dei dettagli in allenamento. Il modulo utilizzato da Pedro Lopez è stato il classico 4-3-3 con tipica impronta spagnola, ovvero il modulo con il celebre “falso nueve” del sistema guardoliano.
La giocatrice simbolo della Roja, nonché perno del centrocampo, è Patricia Guijarro, che ha trascinato la sua squadra al successo con le cinque reti messe a segno. Tanto è bastato per vincere il Golden Boot (premio riservato alla migliore marcatrice del torneo), iscrivendo il suo nome nell’albo di fianco a campionesse del calibro di Vivianne Miedema, Sofia Jakobsson e Anja Mittag. Cresciuta nella cantera del Collerense, nel 2015 ha effettuato il grande salto con il passaggio al Barcellona con cui ancor oggi è legata essendo entrata nel giro della prima squadra blaugrana. Vertice basso della mediana spagnola, la Guijarro è la mente pensante della selezione U20: detta i tempi e fa girare il pallone con una precisione sconcertante. Ad aiutarla, oltre che la sua visione di gioco, c’è anche un bagaglio tecnico importante. In questa stagione ha vissuto una vera e propria consacrazione non solo con la maglia del Barcellona, con cui ha recitato il ruolo della schiacciasassi in patria, ma anche con la maglia della Nazionale A spagnola; merita citazione la rete decisiva messa a segno nella vittoria esterna per 1-2 contro la Serbia nella road to France 2019. Inoltre, non va dimenticata, il suo feeling con la via del gol. In totale in stagione ha realizzato la bellezza di nove reti in 21 partite. Cifre a testimonianza della sua capacità di vedere la porta.

PROSPETTIVA– Adesso l’obiettivo è quello di estendere il proprio dominio anche a livello mondiale, dove però c’è da fare i conti con il monopolio Nordcoreano. Una sfida interessante per la squadra di Pedro Lopez, chiamata a riscrivere la storia spagnola nei Mondiali U20. Obiettivo: migliorare i risultati delle uniche due partecipazione, dove lo score è di un passo falso alla prima fase (Thailandia 2004) e un’eliminazione ai quarti di finale contro le poi campionesse della Corea del Nord (Papua Nuova Guinea 2016).

Credit Photo: FIFA

Marco Pantaleo
Classe ’94. Grande appassionato del calcio femminile, si occupa principalmente del settore internazionale. Dalle competizioni UEFA a quelle FIFA, passando per Algarve e Cyprus Cup. Dovunque rotola un pallone, c’è sempre una storia affascinante da raccontare. Aspirante giornalista, il sogno del cassetto è quello di diventare un telecronista, per poter accompagnare le grandi imprese (calcistiche e non) con la mia voce.