Brasile – Corea del Nord
Calcio d’inizio
16:30 a Rabat 12:30 a Brasilia 00:30 a Pyongyang (il 6 novembre)
La prima semifinale di Rabat si preannuncia come una sfida davvero affascinante. Nonostante il loro prestigio a livello internazionale, il Brasile è arrivato a questo punto della competizione per la prima volta, mentre la Corea del Nord ha già vinto il torneo per ben tre edizioni (un record). Pur essendo entrambe habituées del torneo, si affrontano soltanto per la seconda volta dopo la fase a gironi del 2016. Dopo l’ennesima prestazione impressionante, con la vittoria per 5-1 sulle rivali asiatiche del Giappone nei quarti di finale, la Corea del Nord sembra quasi imbattibile. Il Brasile, invece, ha incontrato qualche difficoltà nel suo cammino verso la semifinale e ha superato il Canada solo ai rigori, grazie a una parata decisiva della straordinaria Ana Morganti. Le brasiliane, però, hanno ancora molto da dimostrare.
Dichiarazioni
“Il successo è in un certo senso relativo. Abbiamo fatto cose mai raggiunte prima. Ma sappiamo che il successo nel calcio sta nel salire sul podio. Non avevamo intenzione di venire ai Mondiali per fare una bella gita. Siamo venute per salire sul podio, è a questo che pensiamo, è a questo che puntiamo. Più alziamo il livello, più diventa difficile, ma credo che siamo preparate ad affrontare le complessità di questa partita.” Rilany Silva, ct Brasile
“Faremo del nostro meglio in semifinale. Le partite che affrontiamo ora sono ancora più importanti e considero tutto come un inizio per noi, quindi faremo del nostro meglio.” Pak Song-jin, ct Corea del Nord
Da seguire
Kaylane (Brasile) La capitana del Brasile è stata il punto di riferimento della squadra a centrocampo in questo torneo. È stata lei a dare il via alla loro avventura, segnando al terzo minuto della partita d’esordio contro il Marocco, e più recentemente ha trasformato il suo rigore nella sfida ai calci di rigore contro il Canada. “La felicità delle mie compagne è anche la mia. Sono felice per loro, perché quando vince una, vinciamo tutte,” ha dichiarato alla FIFA dopo la vittoria nei quarti di finale.
Kim Won-sim (Corea del Nord) È difficile scegliere tra Kim Won-sim e la sua compagna Yu Jong-hyang: entrambe hanno realizzato sei gol in questo torneo in Marocco e hanno conquistato due premi come Player of the Match. Il gol di Kim Won-sim nei quarti di finale, arrivato dopo appena 37 secondi, ha colto di sorpresa il Giappone, che non è più riuscito a rientrare in partita. Dopo la gara, la giocatrice ha lanciato un chiaro avvertimento alle prossime avversarie: “Segnerò ancora più gol per portarci alla vittoria.”
Olanda – Messico
Calcio d’inizio
20:00 a Rabat 20:00 ad Amsterdam 13:00 a Città del Messico
L’Olanda è la rivelazione del torneo: per due volte sembrava ormai destinata a tornare a casa, e per due volte ha saputo rimontare in modo spettacolare. Ora sono le prime debuttanti, dai tempi dell’Italia nel 2014, a raggiungere le semifinali, grazie alla loro seconda vittoria consecutiva ai rigori. Le campionesse d’Europa affronteranno ora una vecchia conoscenza: il Messico, la squadra che li aveva sconfitti nella fase a gironi di Marocco 2025 grazie a un gol nel finale di Citlalli Reyes. Anche le messicane hanno vissuto la loro dose di emozioni, battendo l’Italia ai rigori nei quarti di finale dopo che la portiera Valentina Murrieta aveva parato due tiri dal dischetto durante la partita e un terzo nella lotteria finale.
Dichiarazioni
“Sarà una partita diversa da quelle precedenti. Ho detto alle giocatrici di mantenere la calma e di festeggiare, ora siamo tra le prime quattro squadre. Domani inizieremo a preparare la prossima partita contro un grande avversario.” Miguel Gamero, ct Messico
Da seguire
Ranneke Derks (Olanda) Derks era stata la migliore giocatrice della nazionale olandese quando la squadra ha conquistato il titolo di campione d’Europa all’inizio di quest’anno, ma finora in Marocco ha faticato a esprimersi. Entrata in campo dalla panchina all’intervallo dei quarti di finale, è sembrata una giocatrice con una missione ben precisa. Ha trovato il suo momento segnando il gol del 2-2 che ha portato la partita ai rigori, dove ha trasformato con sicurezza il proprio tiro, aggiudicandosi anche il premio come Player of the Match. Con Liv Pennock squalificata, gli Oranje faranno affidamento su di lei più che mai.
Valentina Murrieta (Messico) Se il Messico è tornato ancora una volta in semifinale, gran parte del merito va a Murrieta. La portiera del Club América ha giocato tutte e cinque le partite e non ha subito nemmeno un gol dopo la gara d’esordio contro la Corea del Nord. Protetta da una difesa solidissima, è comunque stata protagonista di parate decisive, in particolare nei quarti di finale contro l’Italia. Dopo aver neutralizzato i rigori di Rachele Giudici e Giulia Galli durante la partita, ha poi compiuto l’intervento decisivo nella serie finale, regalando al Messico il pass per la semifinale.






