Il “Barbera” ha abbandonato per un giorno i colori rosanero per tingersi di azzurro. L’Italdonne torna a Palermo e lo fa per un match valido per la qualificazione al Mondiale 2023 contro la Svizzera. Le azzurre di Milena Bertolini sono in vetta al girone, a pari punti proprio con le elvetiche a sei gare dal termine del turno di qualificazione, e passa solo la prima, la seconda va a playoff. Non è la gara decisiva, ma una vittoria darebbe slancio e morale alla Nazionale che dovrà fare a meno di diverse pedine importanti: dalle infortunate Cernoia e Guagni, a Bartoli, Caruso, Rosucci e Greggi colpite dal Covid.

Una gara che oltre ad una cornice di pubblico di rilievo conta una direzione arbitrale di assoluto livello internazionale: ad arbitrare il confronto è infatti la francese Stephanie Frappart, già fischietto della finale mondiale femminile nel 2019, tra Stati Uniti e Paesi Bassi, oltre ad essere la prima donna ad arbitrare la Super Coppa Europea maschile tra Liverpool e Chelsea.

Le nostre ragazze, viste le assenze importanti, sono scese in campo con il 3-4-3 con Giuliani tra i pali, Lenzini-Salvai-Linari e Gama in difesa; e con Boattin-Girelli-Giuliano e Bergamaschi al centro campo; per chiudere con le due sole punte: Giacinti e destra e Bonansea a sinistra. Le avversarie di Nils Nielsen propongono, invece, un 3-5-2 con un centro campo rafforzato: per contrastare le nostre ripartenze e bucare all’occorrenza in contropiede.

Gara che inizia con una leggera pioggia, che rende molto pesante uno stupendo manto erboso, ma con il giusto piglio anche se le avversarie in un primo affondo ci colpiscono, e ci fanno subito male, con la rete di Coumba Sow: la prima rete che subiamo in questo cammino Mondiale.

Il pubblico è caldo e spinge le ragazze di Milena ad ogni tocco di palla, che chiede alle sue attaccanti di tenere bene la linea e stare più avanzate possibile. Ma è ancora la Svizzera a bucare la rete, con azione analoga alla precedente: fuga sulla fascia e cross centrale per la testa di Crnogorcevic. Un inizio amaro ed in salita per l’ Italia, che cambia modulo in corsa con un 4-4-2, poiché trova fatica costruire e nello stesso tempo a contrastare le furie svizzere.

Le azzurre si fanno coraggio e vanno al tiro, con Valentina Giacinti, ma il suo destro è troppo centrale trova Thlmann pronta a chiudere la sfera.

Una Svizzera che tiene bene il campo e calcola bene le distanze, sopra tutto al centro campo con Walti, e la differenza di caratura è notevole anche in virtù del doppio vantaggio.

Si chiude il primo tempo con un netto possesso di palle per le ospiti e con cinque tiri contro tre, nello specchio della porta, ma con lo score in netto vantaggio per le bianco-rosse.

Ripresa che riparte con le stesse undici a cercare di ribaltare il risultato, mentre il vento ha preso la meglio rispetto alla pioggia, in una gara che sempre più complicata. Esce Valentina Bergamaschi ed entra Annamaria Serturnini e la nostra CT chiede più attenzione alle ripartenze avversarie. Un palo ed un doppio miracolo di Giuliani su Bachmann e di Gama su Sow, evitano ancora alla Svizzera di colpirci, ma le avversarie sono sempre agguerrite.

Al 60’ Barbara Bonansea su tocco di ginocchio di Buhler, dopo la buona pressione azzurra con Manuela Giuliano, a riportare il morale al gruppo e la rete del 1 a 2. Un Italia che soffre e prova a sfruttare le poche occasioni disponibili dalla pressione delle ospiti.

Gli 11.000 presenti sugli spalti della “Favorita” spingono le nostre ragazze ed i cori sembrano portare la giusta carica. Neanche nelle gare interne del Palermo maschile avevano raccolto così tanto pubblico e questo segnale, per tutta l’Italia, è un qualcosa di molto positivo sopra tutto per l’intero movimento.

Con l’esordio in Nazionale per Flaminia Simonetti, centrocampista dell’Inter, per la compagna Linari  vengono a cambiarsi le marcature, e con Lentini per Angelica Soffia per cercare di riprendere la gara: fare un gol che varrebbe il punto del pari.

La pioggia rientra con prepotenza in campo, a susseguirsi ai cambi degli Svizzeri che perdono tempo, ed il risultato aimè scorre via veloce e non cambia. L’Italia perde la sua prima partita, dopo una serie di ottime gare, ed adesso si pensa già all’incontro della prossima settimana in Romania, dove le ragazze di Milena dovranno fare punti per proseguire questo duro cammino di qualificazione azzurro.

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.