La nazionale di calcio femminile della Svezia, in svedese Sveriges damlandslag i footboll, è la rappresentativa calcistica femminile internazionale della Svezia, gestita dalla Federazione calcistica della Svezia (Svenska Fotbollförbundet – SvFF).

In base alla classifica emessa dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) il 16 aprile 2021, la nazionale femminile occupa il 5º posto del FIFA/Coca-Cola Women’s World Ranking.

Come membro dell’Union of European Football Associations (UEFA), partecipa a vari tornei di calcio internazionali, come al Campionato mondiale FIFA, Campionato europeo UEFA, ai Giochi olimpici estivi e ai tornei a invito come l’Algarve Cup o la Cyprus Cup. È una delle nazionali più forti a livello internazionale, avendo vinto un europeo (prima che l’UEFA ne assumesse l’organizzazione) e tre Algarve Cup.

Ha ottenuto un secondo posto al mondiale (nel 2003) ed un secondo posto all’olimpiade (nel 2016).

Caroline Seger è sull’orlo della storia. Durante la prossima settimana, la skipper svedese farà la sua 214esima e 215esima presenza internazionale, diventando la giocatrice con più presenze non solo nel suo paese, ma nell’intero continente europeo.

Il record che sta per rivendicare è attualmente condiviso da due dei grandi del gioco: Birgit Prinz e Therese Sjogran. Quest’ultimo è stato un mentore di centrocampo per Seger nei suoi primi giorni con la squadra nazionale ed è ora direttore sportivo del suo club, l’FC Rosengard. È anche la sua migliore amica.

Ma per tutta la gloria – e il diritto di vantarsi personale – che porterà a diventare un record europeo, Seger sta guardando più in profondità nell’orizzonte. Le imminenti Olimpiadi – la sua quarta – brillano in modo invitante, e così anche UEFA Women’s EURO del prossimo anno. Se i suoi livelli di forma, forma fisica e motivazione rimangono alti, potremmo persino vedere la 36enne guidare la Svezia nel 2023, in quella che sarebbe la sua quinta FIFA Women’s World Cup™ e il 14° torneo principale in gialloblu.

Penso che dove sono nella mia carriera, devo adottare l’approccio “vedi come va” e fare le cose un passo alla volta”confessa Caroline: “Devo avere l’energia e la capacità fisica per competere. In questo momento ce l’ho e non voglio dire che finirò definitivamente dopo le Olimpiadi o l’EURO. Se il mio corpo regge, mi sento bene mentalmente e amo ancora il gioco tanto quanto lo amo ora, sento che potrei continuare a giocare ancora per qualche anno. Ma capisco anche che la mia carriera deve finire prima o poi, per quanto sia triste pensarci”.

La Svezia è nel girone di ferro contro la Nazionale degli Stati Uniti d’ America (oltre all’ Australia e la Nuova Zelanda), come riuscirà il capitano ad incoraggiare le sue compagne a vincere?

Per cominciare, devi avere entrambi i lati del gioco: qualità e mentalità. Con gli Stati Uniti, è un paese di 360 milioni di persone – e la squadra nazionale è la grande priorità lì. Il campionato gira intorno alla nazionale, mentre in Europa è il contrario. Il fatto che l’USWNT sia la priorità e il focus, significa che possono allenarsi di più e prepararsi meglio. Aiuta anche il fatto che se hanno un infortunio giocato, hanno altre dieci opzioni di alta qualità da inserire. Per la Svezia o chiunque altro stia affrontando gli Stati Uniti in questo momento, dobbiamo essere perfetti. Non puoi permetterti di commettere errori o perdere la concentrazione. Sono la migliore squadra del mondo e sono i migliori per una buona ragione. Ma è possibile batterli e lo abbiamo dimostrato a Rio, anche se abbiamo dovuto difendere a lungo!”

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.