La foto ha già fatto il giro del web e la domanda è sempre la stessa: perché la calciatrice africana si protegge le parti intime prima di un calcio di punizione? Domanda più che lecita, visto quello che è successo in campo alle Olimpiadi nel torneo di calcio femminile. Al minuto 79 della partita tra Brasile e Sud Africa  le padrone di casa battono un calcio di punizione: il numero 3 in maglia giallo-verde Nothando Vilakazi, difensore di 27 anni, anzichè proteggersi il seno, come fanno di solito le giocatrici di calcio, porta le mani all’inguine, in un gesto naturale per un uomo, per ovvie ragioni.
Perchè lo fa una donna? Una curiosità che ha scatenato subito dei dubbi sull’identità sessuale dell’atleta. D’altronde, questa è l’edizione con il maggior numero di atleti transessuali o dichiaratamente omosessuali. Per la cronaca, Brasile Sud Africa è terminata 0-0.