Poche persone, come Alex Morgan, hanno contribuito alla crescita del calcio femminile nel mondo in una carriera stellare con la maglia della Nazionale e con quelle che ha vestito nei Club. Adesso che ha appeso gli scarpini al chiodo, la fuoriclasse statunitense ha scelto di rimanere comunque legata a questo sport. Dopo tre anni vestendo la maglia del San Diego Wave, la calciatrice è ancora legata al Club californiano e ne è diventata una investitrice.

«A San Diego ho costruito la mia casa, sto crescendo qui i miei figli e qui ho trovato uno scopo che va oltre alla mia carriera sul campo. Ho creduto nel Wave fin da prima di giocare anche solo un match con quella maglia, e continuo a credere che questo Club abbia il potere di cambiare il futuro nello sport femminile. Sono davvero orgogliosa di aver investito nel suo futuro prima da calciatrice e di farlo da investitrice adesso», ha dichiarato Morgan in una conferenza.

Morgan è una leggenda della Nazionale Statunitense, con cui ha collezionato 123 reti in 224 presenze, vincendo due Coppe del Mondo e guadagnando una medaglia d’oro e una di bronzo in tre partecipazioni ai giochi Olimpici. Al di là di quanto conquistato con la maglia a stelle e strisce, Alex ha brillato nel San Diego Wave ed è tuttora la sua calciatrice più prolifica in gol (28) e in assist (11), contribuendo in prima persona alla vittoria dello Shield del 2023.

Morgan si è ritirata lo scorso settembre e ha lasciato una National Women’s Soccer League che sta diventando ancora più all’avanguardia. Torneo ora a 14 squadre, ne aggiungerà altre due, una Boston e una a Denver, a partire dalla prossima stagione, aumentando il numero di calciatrici a scendere in campo in una competizione così importante e, di riflesso, accrescendone il prestigio.

La statunitense non è l’unica atleta a investire in NWSL, con lei in lista di cono Brandi Chastain (Bay), Brianna Scurry (Washington Spirit), Sabrina Ionescu (Bay), Lindsey Vonn (Utah Royals) e Naomi Osaka (North Carolina Courage), tutte calciatrici che credono fermamente in questo sport e che vogliono vederlo brillare sotto una nuova luce.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.