Si può dire ciò che si vuole, ma quando una calciatrice centrale nel progetto e negli schemi di gioco di una squadra si assenta per infortunio, o per qualsiasi altro motivo, si vede. Il Chicago Stars – ex Chicago Red Stars – ha visto con i propri occhi come gira la squadra con e senza Mallory Swanson, lontana dal rettangolo verde per dedicarsi alla propria gravidanza.

L’attacco della formazione azzurra somiglia a un piatto di pasta senza sale, da quando la calciatrice della nazionale statunitense si è assentata: privo di alcun tipo di sapore, alla ricerca della propria identità. La classifica di National Women’s Soccer League vale più di mille parole: il Chicago Stars naviga in brutte acque, ai piani bassi della classifica, e per aspettare il cambio allenatore si dovrà aspettare la nuova stagione. 15 punti in 20 partite giocate sono troppo pochi per aspirare ai playoff, e le ragazze di azzurro vestite sono in una crisi che le vede collocate come fanalino di coda appaiate all’Utah Royals e a tre lunghezze dal Bay, che è appunto terzultima e prosegue un “periodo no” dopo un’ultima stagione interessante.

Poi, all’improvviso, un barlume di speranza: contro un Orlando Pride ferito e orfano di Barbra Banda, le calciatrici del Chicago Stars hanno sigillato una prorompente manita incassando appena due reti.
Il 5 a 2 inferto al Pride è stato un’iniezione di fiducia e un ineccepibile segnale di una necessaria rinascita, che per le calciatrici azzurre potrebbe significare il “sogno playoff”: benché paia un obiettivo non alla portata, vincere con quel risultato contro il Pride fa parte della stessa categoria, eppure la formazione che tra le altre conta Julia Grosso ce l’ha fatta.

Martin Sjögren approderà la prossima stagione, per il momento è Torretta ad avere le redini della squadra e dovrà farlo fino all’ultimo match della regular season. Un altro cambiamento riguarderà lo stadio: la “casa” del Chicago Stars cambierà e diventerà infatti il Northwestern Medicine Field at Martin Stadium, nei pressi del Lake Michigan, 12mila posti a disposizioni della tifoseria per andare a supportare le ragazze e costruito inizialmente per la squadra Northwestern. Per la National Women’s Soccer League è un’altra vittoria, ma lo è soprattutto per il Chicago Stars, che ha fatto un ulteriore passo verso la ricerca della parità tra calciatrici e calciatori a livello di opportunità e di visibilità.

A trascinarle ci penserà Ludmila, che sta ottenendo la sua rivincita andando a inserirsi tra le giocatrici più prolifiche del torneo. Contare su una calciatrice del suo calibro sarà essenziale per avvicinarsi sempre di più alla zona playoff, che al momento dista 11 lunghezze. Tante, tantissime, ma avvicinarsi, anche se fuori dalla fase finale, potrebbe dare una svolta alla formazione, che di certezze e speranza ha bisogno.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.