Mancano ancora alcune questioni burocratiche che sono in via di definizione, ma Lisa Boattin si sfrega già le mani aspettando il suo debutto con la maglia dello Houston Dash in National Women’s Soccer League. Come Sofia Cantore, anche lei ha scelto di cogliere al volo l’opportunità di proseguire la propria carriera negli Stati Uniti.
In un’intervista con Lucia Anselmi, la calciatrice ex Juventus ha raccontato che cos’è significato per lei lasciare l’Italia e la sua squadra del cuore al fine di fare un balzo in avanti dal punto di vista professionale.
«Devo ringraziare il club perché mi ha voluto tanto e mi dà l’opportunità di giocare in uno dei campionati più forti dove militano calciatrici di alto profilo provenienti da ogni parte del mondo. Sono davvero contenta di mettermi in gioco a questi livelli e di avere la chance per poter migliorare sempre più», ha ammesso il difensore. Giocare nella massima serie statunitense è un privilegio per poche e anche quelle squadre viste come “minori” nascondono molte insidie. Per questo si tratta di una sfida tutta nuova, per Boattin.
Non poteva mancare il ringraziamento alla Juventus, la sua squadra del cuore e in cui ha realizzato il sogno di indossarne la maglia bianconera che, si sa, è una seconda pelle per chi la ama fin da bambina come lei: «Per me aver giocato alla Juventus è stata la realizzazione di un sogno. Mi sento fortunata e grata di aver avuto la possibilità di indossare la maglia della squadra del mio cuore e ringrazierò per sempre il club. Porto con me tutti i successi. Posso dire che ho in me il DNA della Juve che è quella costante fame di vittoria e il desiderio di successo», un aspetto che non smetterà mai di vivere dentro di lei è la fame di arrivare alla vittoria.
Il calcio italiano “al femminile” sta vivendo un momento di massimo splendore come non era mai successo: dal Mondiale 2019 in avanti, la concezione di questo sport è cambiata, e il pubblico è destinato a crescere. Non è il momento di cedere, è anzi arrivata la chance che il movimento aspettava per continuare su questa strada. La partenza di Aurora Galli, Arianna Caruso, Sofia Cantore e Lisa Boattin per il resto dell’Europa sono un grandissimo segnale di crescita: «Questo risultato deve essere semplicemente un punto di partenza, non può essere un caso isolato: abbiamo bisogno di continuità e di credere nel movimento. Quest’estate abbiamo dimostrato che, nonostante i numeri di tesserate in Italia siano molto inferiori rispetto a quelli degli altri paesi europei, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Il fatto che più calciatrici italiane stiano lasciando il Paese per andare a giocare in club blasonati sia in Europa sia nel resto del Mondo dimostra che il lavoro che abbiamo svolto ci ha messo sulla strada giusta.»
«Non vedo l’ora di sfidare Sofi. Sarà po’ strano, ritrovarci avversarie qui nel campionato americano sarà divertente e spero di poterla affrontare molto presto, ma mi auguro anche di non doverla marcare perché ultimamente va troppo forte (ride). Scherzo, sarà molto bello, perché saremo le uniche due italiane in campionato quest’anno e quindi non vedo l’ora di vederla», ha poi aggiunto in un messaggio affettuoso a Sofia Cantore, che ha già avuto modo di scendere in campo e di provare il brivido della NWSL sulla propria pelle, diventando la prima marcatrice nel pareggio per 2 a 2 contro il Racing Louisville da parte del suo Washington Spirit.
La terzina ha infine raccontato che cosa significhi per lei vestire una maglia così prestigiosa e in un campionato così tosto. Una certezza che sente dentro di sé è che questo nuovo percorso la porterà a crescere e a mettere un’ulteriore ciliegina sulla torta a una carriera che è partita lontano, fatta di molti sacrifici che, finalmente, potranno essere ripagati: «È la prima volta che vado a giocare fuori dal Paese e questo è già un aspetto che mi porterà a sperimentare un nuovo calcio quindi sono consapevole che ci vorrà un po’ per adattarsi, ma credo che sarà un’occasione per crescere sia come persona sia come calciatrice. Da piccola non avrei mai immaginato di avere la possibilità di giocare in NWSL, però la strada che ho fatto è stata tanta, gli anni alla Juve mi hanno fatto crescere moltissimo e sono felice di essere arrivata fino a qui. Se potessi parlare alla me adolescente le direi di continuare a lavorare sempre al massimo, di credere nei suoi sogni e di godersi ogni esperienza senza aver paura di farne di nuove.»
L’adolescente Lisa Boattin non avrebbe mai pensato di trovarsi a Houston pronta alla “prima” con la maglia dello Houston Dash in NWSL, eppure deve smettere di stropicciarsi gli occhi: non è un sogno, è la realtà, e l’Italia e gli Stati Uniti tiferanno per lei e per la sua nuova avventura, aspettando con grande trepidazione lo scontro diretto con Cantore.






