Ci sono quei momenti che una calciatrice vorrebbe non vivere mai: un lungo infortunio, una sconfitta in una finale tanto sognata e attesa, il ritiro dal calcio giocato. Anche le più forti, le più resistenti, le più talentuose, però, prima o poi devono appendere gli scarpini al chiodo e dare inizio a una nuova fase della propria vita. La National Women’s Soccer League ha salutato Kelley O’Hara, Alex Morgan e Christine Sinclair nel giro di pochi mesi, per citare un paio di esempi recenti, per non parlare del genio di Megan Rapinoe nel 2023. Al termine di questa stagione, un’altra giocatrice illustre saluterà la massima serie statunitense, di cui è stata un faro e una delle più amate e supportate.

L’attaccante dell’Angel City Christen Press dirà addio al calcio giocato, concludendo la propria carriera calcistica con la maglia rosa californiana. Ripercorrere la sua carriera in poche parole è complesso, basti pensare ai nomi delle squadre in cui ha militato: Chicago Stars tra 2014 e 2017, Utah Royals tra 2019 e 2020, poi la parentesi europea con la casacca del Manchester United e, infine, il ritorno in terra natia, dalla bandiera a stelle e strisce, nel 2022 per difendere i colori dell’Angel City. 155 presenze con la maglia della Nazionale più vincente degli ultimi anni, 64 le reti da lei messe a segno.

A rendere nota questa decisione è stata la calciatrice in prima persona, e l’hanno riportato sia il sito ufficiale della NWSL, sia quello del Club in cui sta ancora giocando. In un’intervista rilasciata a ESPN in concomitanza con la sua scelta di ritirarsi, Press non ha nascosto la propria commozione: «Quando lo dico ad alta voce, il mio corpo ha una strana reazione. Ho giocato per più di trent’anni, e perdere questa cosa significa tanto», ha affermato la giocatrice, che all’idea di smettere di fare qualcosa che per lei era la cosa più normale del mondo è ancora un po’ scossa.

Press ha poi proseguito l’intervista con una specie di dichiarazione d’amore al calcio, quell’aspetto della sua vita che la caratterizza al meglio e che è per lei essenziale, il tutto: «Continuo a giocare, ad allenarmi ogni giorno. So di avere la voglia, la squadra e tutto il supporto per poterlo fare ancora, ma ho capito che voglio qualcos’altro: il resto della mia vita. Questa parte di me era da sempre destinata a essere fluttuante, qualcosa che non avrei potuto fare per sempre, ed è per me arrivato il momento di dire “arrivederci” a questa parte essenziale del mio essere, che è stata davvero dominante sul resto, non conosco così bene tutte le altre sfumature di me. Devo dire “arrivederci” a qualcosa che ho amato e vissuto fin da che ne ho memoria», per la giocatrice non è un “addio”, bensì un “arrivederci”, non smetterà mai di prendere a calci un pallone ed essere la campionessa che è stata e che è.

«I never chose to be a soccer player: soccer chose me», non ho mai scelto di essere una calciatrice, il calcio ha scelto me.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.