Si dice molto spesso che non si possa costruire una casa senza prima concentrarsi su delle solide fondamenta. Se il campionato statunitense di National Women’s Soccer League non trovasse nella Women’s Premier Soccer League terreno molto fertile per trovare delle calciatrici, forse non sarebbe uno dei campionati dalla maggiore incidenza di campionesse. La competitività della NWSL deriva da un minuzioso lavoro delle Società anche a partire dai college universitari, che coinvolge studentesse e appassionate di calcio che vogliono trasformare una passione o un’occupazione sportiva a livello dilettantistico nel loro futuro professionale. Ed è qui che entra in gioco la Women’s Premier Soccer League.
Il campionato statunitense funziona diversamente da quanto accade in Italia: i vivai delle squadre vere e proprie della prima divisione non esistono, le osservatrici e gli osservatori lavorano senza sosta sui campi dei college universitari. Ci sono, però, alcune formazioni della massima serie che hanno cominciato a investire anche a livello universitario andando ad aggiungere una loro seconda squadra nella serie cadetta statunitense. Le future campionesse nasceranno già da lì, a un livello apparentemente più basso che in Italia ha preso piede da qualche anno e che sta dando i suoi frutti.
Il progetto che in Italia è sbancato nella controparte calcistica maschile – vedi Juventus Next Gen, Atalanta U23, Inter U23 e Milan Futuro – negli Stati Uniti coinvolge le formazioni al femminile che vogliono avere a disposizione un vivaio a cui attingere già a livello universitario, senza passare obbligatoriamente dalle selezioni che hanno luogo di anno in anno a livello di college.
Con una seconda squadra a disposizione, le formazioni che militano in NWSL gioverebbero dalla presenza di un numero di calciatrici che “si fanno da sé” in una serie minore, ma ottengono minutaggio ed esperienza: non arrivare totalmente a digiuno di fronte a uno stadio pieno proprio grazie a un’esperienza pregressa in un campionato ricco di squadre e di gironi come la serie cadetta statunitense è sicuramente di grande aiuto anche dal punto di vista emotivo.
Le squadre locali, che sono molte e variegate, vengono quindi affiancate dalle seconde squadre di NWSL, che al momento sono soltanto quattro e giocano in gironi diversi, senza ostacolarsi a livello di punteggi e di classifica.
Le formazioni già in auge in Women’s Premier Soccer League sono:
– il Royals AZ, la seconda squadra dell’Utah Royals, che milita nel campionato della West Region;
– il Portland Thorns II, che milita invece nella Pacific Northwest Conference e mantiene il nome della sua prima squadra;
– il Seattle Reign II, anche questo nella Pacific Northwest Conference, che ha optato per mantenere il nome originale.
Una squadra che è ancora un expanding team è il Kansas City Current II: l’attuale capolista di National Women’s Soccer League ha nei piani societari quello di dare vita a una seconda squadra per veder crescere dei talenti fin dalla serie cadetta per poi avere a propria disposizione giovani calciatrici in un vivaio interessante e già molto competitivo. Non si sa ancora in quale girone verrà inserita: si sa che sarà una squadra da prendere con le pinze per le avversarie e da tenere d’occhio per il futuro.






