L’Inter ha giocato la partita di ritorno degli ottavi di finale in casa contro l’Hacken e ha pareggiato a reti inviolate. Le ragazze di Piovani sono scese in campo con il passivo di un gol da recuperare, dato che la squadra svedese ha vinto l’andata per 1-0: per l’occasione è stato scelto un solido 4-3-3 che supplisce anche alla pesante assenza di Polli e Schough (oltre che di Serturini). Le avversarie, di contro, hanno optato per un 4-2-3-1 con Falk tra i pali e la giovane stellina della nazionale svedese Schroder come attaccante centrale.
L’Inter ha avuto la prima occasione della partita dopo soli 5 minuti dal fischio d’inizio. Glionna è stata brava ad evitare un’avversaria e a calciare dal limite ma la sua conclusione è terminata sopra la traversa. Poco dopo anche l’Hacken con Yusu Bah ha avuto l’opportunità di sbloccare il risultato ma anche il suo tentativo non è stato fruttuoso. Il buon ritmo del gioco ha spinto entrambe le compagini ad equivalersi nelle opportunità di mantenerne il pallino, ognuna di loro mossa dalla volontà di mettere la propria firma sul rettangolo verde. Le nerazzurre si sono mosse alla ricerca prima del pareggio e poi del vantaggio, le ospiti invece hanno agito con l’intento di gestire il risultato che è già a loro favore e di aumentare il vantaggio rispetto alle avversarie.
A pochi minuti dalla mezz’ora Benedetta Glionna si è di nuovo resa protagonista prima con un’azione personale, poi servendo Wullaert: nessuna delle due iniziative ha sortito l’effetto sperato. In un equivalersi di occasioni per entrambi gli schieramenti, nessuna è stata tanto efficace da sbloccare il risultato che al duplice fischio (45′ +1) è rimasto sullo 0-0.
Il secondo tempo è iniziato in maniera del tutto simile al primo con l’Inter che si è immediatamente mossa in attacco, con una maggiore difficoltà rispetto al primo tempo a valicare il muro avversario. Nonostante questo le ragazze di Piovani hanno pressato forte cercando, con il loro gioco, di indurre le avversarie all’errore: anche i cambi sono stati decisi dall’allenatore italiano con quello scopo: in campo è entrata una fisica VanDijk per sostituire Irene Santi.
Ogni tentativo delle nerazzurre è stata chiuso con attenzione dall’Hacken che, vedendo il traguardo avvicinarsi man mano che passano i minuti, ha scelto di chiudersi: questo non ha impedito alle italiane di spingere con tutte le proprie forze nonostante cronometro e risultato non sorrida loro. Dopo il 90′ sono stati assegnati dal direttore di gara 4 minuti di recupero che non sono però serviti a smuovere il tabellino dallo 0-0.
Con questo risultato l’Inter è stata eliminata dall’Europa Cup e potrà, ora, concentrarsi sulle incombenze del Campionato di serie A.






