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La relazione comprende anche l’analisi degli osservatori sulla finale di Basilea, dove l’Inghilterra si è confermata campione d’Europa grazie ad una vittoria per 3-1 ai calci di rigore dopo l’1-1 nei tempi regolamentari contro la Spagna. Ancora una volta, la squadra di Sarina Wiegman è stata protagonista di una rimonta: al gol iniziale di Mariona Caldentey ha risposto Alessia Russo con un colpo di testa, prima che le Leonesse si imponessero ai calci di rigore. Gli osservatori hanno evidenziato come, nella ripresa, l’Inghilterra abbia avuto un pressing più aggressivo e adottato un centrocampo a rombo per arginare il palleggio delle tre centrocampiste spagnole. Il cammino della Spagna verso la sua prima finale di un Women’s EURO è stato segnato da una grande fluidità di gioco e da un rendimento offensivo straordinario, con 17 gol realizzati. Protagonista assoluta, Aitana Bonmatí ha offerto una costante iniezione di creatività: il suo gol decisivo in semifinale contro la Germania e la sua capacità di scardinare difese compatte con passaggi millimetrici le sono valse il massimo riconoscimento individuale del torneo.

Un altro tema centrale è stata la profondità della panchina inglese: Chloe Kelly e la giovane Agyemang hanno firmato gol e assist decisivi in tutte e tre le partite della fase a eliminazione diretta. “Ogni giocatrice è pronta ad entrare in campo e dare il massimo fin dal primo istante”, ha sottolineato Wiegman. Dalle innovazioni tattiche come il pressing strutturato dell’Inghilterra alle grandi giocate individuali, come il gran gol dalla distanza di Delphine Cascarino contro i Paesi Bassi, che è stato scelto come Gol del Torneo, la prima parte riassume le tendenze determinanti e le prestazioni decisive di un torneo che ha portato il calcio femminile europeo a nuove vette di eccellenza.