L’osservatore tecnico UEFA Jarmo Matikainen analizza i contropiede che hanno permesso alla Juventus di andare sul 3-0 all’intervallo contro l’OL Lyonnes, che poi ha rimontato sul 3-3 alla quarta giornata di UEFA Women’s Champions League.
La Juventus ha offerto una prestazione eccezionale nel primo tempo, segnando tre gol nei primi 37 minuti contro l’OL, reggendo la pressione e trasformando ogni palla persa dalle avversarie in un contropiede.
“È stata una partita bellissima, a viso aperto, e credo che i tifosi l’abbiano apprezzata molto”, ha detto il tecnico bianconero Massimiliano Canzi a UEFA.com. “L’OL è una squadra da affrontare come abbiamo fatto noi. Devi anche concretizzare le occasioni e nel primo tempo lo abbiamo fatto molto bene”.
Per Matikainen, l’efficacia delle transizioni è dovuta alla “struttura compatta e alla prontezza nel conquistare palla” della Juve: “Il primo gol [di Chiara Beccari] ne è un ottimo esempio; l’unica punta rimane vicina a un centrocampo a cinque ben organizzato, che consente alla squadra di riconquistare il possesso palla due volte nelle zone avanzate e di sfruttare lo sbilanciamento dell’OL”.
“Una volta preso il possesso, la velocità e l’accelerazione del contropiede, unite alla volontà e alla capacità delle giocatrici di avanzare rapidamente, impediscono all’OL di recuperare l’assetto difensivo e creano occasioni decisive”, spiega l’osservatore tecnico UEFA.
Anche le azioni di supporto sono fondamentali per Matikainen: “Le giocatrici effettuano movimenti sotto palla da posizioni più arretrate. I cinque centrocampisti sono sempre pronti a sfondare in massa, come si vede nel secondo e terzo gol. Sono azioni di alta qualità, veloci e in direzioni diverse per mettere in difficoltà le avversarie”.
Una delle giocatrici più brave in questo senso è stata Beccari. “Ha costantemente spinto in avanti ad alta velocità, leggendo bene l’avversaria e interagendo con le compagne; sono qualità chiaramente visibili sul secondo e terzo gol”, osserva Matikainen. “Anche le giocatrici senza palla hanno dimostrato velocità, resistenza e intelligenza di gioco, scegliendo i canali giusti per colpire e mettendo alla prova la struttura difensiva dell’OL”.
L’osservazione dell’allenatore: aree di interesse per il piano gara
“Dal punto di vista di un allenatore, è importante sottolineare il legame tra una difesa efficace e un attacco efficace”, afferma Matikainen. “La Juventus lo ha dimostrato chiaramente, con giocatrici che hanno dimostrato un ottimo senso della posizione, una chiara comprensione del proprio ruolo nel conquistare il possesso palla e un alto livello di connessione con la squadra. Questa consapevolezza collettiva si è tramutata in prontezza a sfruttare le transizioni e gli sbilanciamenti delle avversarie. La loro preparazione era evidente, perché avevano analizzato attentamente la struttura offensiva dell’OL ed erano pronte a sfruttare gli spazi disponibili”.
“Una cosa che mi aveva colpito era stata la rapidità con cui l’OL Lyonnes aveva accelerato gli attacchi nelle partite precedenti. Qui, la squadra che accelerava subito dopo aver conquistato palla nel primo tempo è stata la Juventus. Nella ripresa, l’OL ha aumentato i ritmi di gioco, la velocità di corsa e i dribbling e ha preso slancio”.






