Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Una partita contro il Chelsea non è esattamente felice, come ultima spiaggia per provare a salire sull’ultimo treno dei playoff di Women’s Champions League, ma la Roma era costretta ad affrontare questo match proibitivo per tenere vivo quel sogno che, purtroppo, è sfumato. Dopo un inizio con qualche iniziativa, l’autogol di Bergamaschi ha fatto sprofondare nel baratro la squadra, che ha incassato una nuova goleada, commettendo anche qualche errore di troppo che ha arrotondato il risultato sul 6 a 0 finale.

La Roma si spinge immediatamente in avanti ed è suo il primo squillo del match, un bel destro dal limite di Giugliano. La migliore delle giallorosse è Dragoni, si propone in avanti a sostegno di Babajide, e un’altra che vuole spiccare è Pilgrim, chiusa bene quando parte a campo aperto. Le occasioni della Roma, però, finiscono qui.
Lukášová toglie la gioia del gol a Macario con un intervento prodigioso, ma non può nulla sull’autogol di Bergamaschi al 14′, che sul cross di Baltimore trova la porta anziché la deviazione in corner. La Roma si fa forza, visto che riesce a trovare la fascia sinistra un po’ scoperta, ma manca la concretezza sottoporta. Le Blues, d’altro canto, non possono essere arginate quando partono in quarta.
Il raddoppio è al 26′: Kapteyn s’inserisce bene al centro dell’area, smarcata e con tutto il tempo per prendere la mira e calciare. Kerr spreca tutto sul 3 a 0 con l’incornata di testa attorno alla mezz’ora, risultato che viene effettivamente concretizzato al 44′ con un tap-in facilissimo di Kaneryd, lasciata libera da Bergamaschi.

La seconda frazione compromette ancora il risultato: Pandini viene trafitta da Nüsken nell’area della Roma, ma la numero 22 giallorossa tocca il pallone con la mano, ed è la tedesca a firmare il 4 a 0. Le Blues proseguono la loro danza nell’area giallorossa con le subentrate, Jean-François e la stessa Nüsken, capace di impattare la partita in modo prodigioso, e Potter, arrivata a una conclusione velenosissima.
Il Chelsea cala la manita dopo un disimpegno sbagliato da parte della Roma, che al 76′ incassa un siluro rasoterra di Hamano. Bronze mette la sua firma su un gol straordinario all’86’: arcobaleno dalla destra che scavalca anche l’estremo difensore giallorosso.
La Roma tira fuori l’orgoglio nei minuti finali e tenta di chiudere in avanti: Greggi pesca bene le compagne in area, Heatley però devia sul fondo; bella la sponda di Di Guglielmo, così come l’iniziativa della numero 20 giallorossa.

Al di là del valore dell’avversaria, la Roma avrebbe forse potuto fare qualcosa di più, soprattutto dopo aver incassato il primo gol, per rimettersi in carreggiata. L’eccessiva leggerezza in fase difensiva ha di fatto costruito le prime reti avversarie, e il centrocampo non ha forse girato come avrebbe dovuto per rendersi pericoloso (eccezion fatta per Dragoni). Bene, in ogni caso, le gare di Dragoni, Greggi, Lukášová e Babajide.

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.

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