Il suo gol, una gemma calciata dal limite e andata a insaccarsi sul palo più lontano, sotto l’incrocio, non è bastata alla Roma per arginare la solidità offensiva e difensiva del Real Madrid: Emilie Haavi ha dato tutto, è stata tra le migliori in campo, ma predicava in un deserto fatto di incertezze, paure e sconclusionatezza, in particolare nel corso della seconda parte di gara.
«Difficilissimo analizzare adesso. Abbiamo trovato una squadra molto forte e non siamo contente del risultato. Dovremo lavorare ogni giorno per essere pronte la prossima settimana contro una delle squadre più forti al mondo. Dobbiamo riflettere su quello che non ha funzionato», così l’attaccante norvegese ha aperto la sua conferenza ai microfoni di ESPN al termine del match contro le spagnole. Una sconfitta così pesante si deve analizzare a mente fredda, non a fine gara, perché il dispiacere prende sempre il sopravvento su tutto il resto, andando a cancellare anche gli aspetti positivi, che nel primo tempo delle giallorosse si sono visti: bravura nel rialzarsi, bravura nell’affidarsi alle individualità in posizione offensiva, bravura nell’andare a cercare a tutti i costi il pareggio.
La stessa Emilie Haavi si è dunque permessa di rimarcare che nella “negatività” che si può provare dopo una sconfitta c’è anche da vedere quanto fatto di buono dalle giallorosse: «Siamo una squadra forte nel contrattaccare, ma dobbiamo essere più compatte. Ora dobbiamo analizzare bene la partita», ha affermato. La Roma ha infatti messo in luce tutta la propria qualità soprattutto in contropiede, riuscendo a trovare il gol prima con Viens e poi con Haavi. La qualità c’è, la bravura c’è, ma le capitoline devono rimanere in partita per tutti e novanta in minuti. Di certo, a conti fatti, la rete del Real Madrid appena prima dell’intervallo ha vanificato dal punto di vista psicologico quanto di buono fatto fino a quel momento.
Il tempo asciuga le lacrime e la tristezza, e in chiave europea la prossima settimana sarà ancora Italia vs Spagna, stavolta tra le mura amiche del “Tre Fontane” e contro il Barcellona, la squadra più forte – per distacco – d’Europa. Per affrontare un connubio di campionesse e di esperienza in Champions League, le ragazze di Mister Luca Rossettini dovranno «lavorare tanto, e migliorare. Non affronteremo tutte le settimane squadre di questo livello, però dobbiamo crescere. Dobbiamo prendere tutto quello che c’è da imparare da questa partita per concentrarci sulla prossima.»






