Joe Montemurro dopo la rimonta sul Olympique Lione, che ha visto le sue ragazze imporsi per 2 reti ad 1 con un primo tempo in chiaro scuro, ha rilasciato una lunga dichiarazione rivelando anche i suoi sogni per il futuro.

E stato molto importante dall’inizio del mio arrivo che tutta ala squadra capiva l’importanza del suoi ruolo, e se giocava dall’inizio oppure se entrava a gara in corso, perché il calcio moderno è questo non è che la squadra che parte ti può decidere la partita. Lo abbiamo visto in diverse gare  e specialmente in Champions League che devi gestire i momenti e le situazioni. L’espulsione di una giocatrice, non lo nego, ci ha dato una mano ma già prima di questo avevamo già cambiato passo e si vedeva già un ritmo diverso”.

Un primo tempo bianconero, con un baricentro molto basso ha portato la Juventus a giocare sempre contro un vero è proprio muro di centro campo avversario che ha prodotto una sola azione verso la porta del Lione.

Il tecnico conferma di “ aver iniziato con un centro campo più piatto, poi nella ripresa abbiamo avanzato Julia Grosso, ed abbiamo fatto un 4-2-3-1 diciamo che con questo inizio siamo stati troppo ad aspettare le uscite a lato, pressando sui terzini, non ha funzionato nei primi minuti poi la reazione è stata buona con alzare il baricentro ed è andata come volevo”.

L’errore di Lina Hurtig ad inizio gara ha pesato molto, poiché andare in vantaggio da subito poteva cambiare la gestione gara ed il morale senza dover soccombere un tempo, questo errore ha fatto calare le speranze di portare la palla nello specchio della porta avversaria. Joe prosegue: “ se segnavamo troppo presto, forse, era poi difficile tenere il vantaggio e pertanto non sò cosa cambiava, è la squadra che ha reagito bene cambiando e convincendo, poi, nella ripresa. Con l’ingresso di Agnese Bonfantini, a poco dal termine, mi ha portato a credere in lei come calciatrice che ha nelle gambe forte crescita e può essere una di livello internazionale di molta importanza”.

Adesso la testa viene sul campionato, con la gara in Serie A contro l’ Inter, poi ci concentreremo sulla gara del ritorno. Questa sera aggiunge “la cosa che mi è dispiaciuta di più quest’oggi e che abbiamo mantenuto poco il pallone, calciando sempre lungo per perderla, e di non fare il possesso palla e di controllare di più. Dobbiamo andare a Lione tra 10 giorni con questa mentalità e potremmo avere grandi chance di fare una buona gara. Lavoreremo tantissimo per il palleggio, la posizione, e di preparare le giocate per le situazioni importanti come queste”.

Certo Montemurro non nega, in cuor suo, che la finale di Champions allo Stadium è un pò il sogno nel cassetto che darebbe motivazioni incredibili. “Occorre prendere gara per gara ma questa è la realtà poiché siamo partiti dal punto zero e non sappiamo, quindi, dove possiamo andare. Possiamo giocarcela con i top, ma stiamo ancora imparando con umiltà e lavoro, ma se il 21 maggio saremmo ancora tutti qui a commentare le nostre ragazze posso anche smettere, dice ridendo, mi troverete in Australia sulla spiaggia.

La Juventus festeggia questa bella vittoria con merito, ma con molta umiltà, prosegue il suo lavoro per i prossimi impegni e non ci resta che, come afferma Joe, “continuare a sognare”!

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.