Stefano Lanzo su Tuttosport descrive perfettamente il grande ostacolo che può trovare la Juventus Women sul suo cammino: se stessa. In Italia il dominio bianconero è evidente, non solo in termini di risultati (che non vanno trascurati) ma anche soprattutto in termini di profondità di rosa e meccanismi di squadra ben consolidati. Non sempre la squadra si è presentata brillante in occasione delle partite, però alla fine dei novanta minuti il risultato è stato portato a casa. I momenti meno belli dal punto di vista del collettivo sono equilibrati dalle giocate delle singole atlete. Menzione speciale per Cristiana Girelli, ormai vera e propria macchina da gol.

Vero banco di prova della squadra sarà il palcoscenico europeo. L’esperienza delle bianconere nella massima competizione europea, la UEFA Champions League, è ancora insufficiente per poter attribuire alla squadra una vera dimensione europea. Il 22 ottobre l’urna di Nyon farà sapere le avversarie di Rita Guarino, si inizia con la qualificazione per poi accedere alla fase ad eliminazione diretta.

Nel 2018 le bianconere uscirono dalla competizione ai sedicesimi di finale, contro le danesi del Brondby. La doppietta di Barbara Bonansea non bastò per la qualificazione alla fase successiva. 3 a 2 per le danesi è il punteggio finale al termine della doppia sfida. Epilogo identico nel 2019, quando le ragazze di Rita Guarino pescarono il Barcelona. 4 a 1 per le catalane, che proseguirono così il cammino in coppa.

Credit Photo: Andrea Amato

Sara Ghisoni
Nasce a Fiorenzuola d’Arda il 1 marzo del 1995. Appassionata del mondo Juve dalla nascita, solo recentemente si è avvicinata all’universo del calcio femminile ma ne è rimasta folgorata. Crede fermamente che sia una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma in rapidissima espansione, ed è entusiasta di far parte del progetto che sta permettendo questa crescita. È laureata in Storia ed è ora impegnata in una magistrale in Scienze Storiche.