Si parlava di un destino già scritto subito dopo il sorteggio europeo, con la Juventus Women di Rita Guarino che ha pescato la corazzata Lione, campionessa in carica. Fin dall’inizio però è stata la squadra a crederci, ribadendo come per crescere sia necessario passare attraverso queste partite. Detto fatto. Il gap con le corazzate europee non può certamente dirsi superato dopo una sola partita, è altrettanto vero però che la prestazione bianconera testimonia una crescita esponenziale della squadra. Attenta, lucida, non timorosa. Manca solo un pizzico di cinismo in più: sono due infatti le occasioni clamorose sbagliate dalle juventine, situazioni in cui l’attaccante si trova a tu per tu con il portiere.

Il risultato obbliga ad una prestazione ancora più convincente al ritorno per provare a passare il turno. Questa Juve, con più cinismo, può farcela. Pochi prima di questa partita avrebbero scommesso su una Juventus in grado di andare a giocarsela a Lione.

Giuliani: 7. Due ottimi interventi ad inizio partita, perfetti per il morale di tutta la squadra. Incolpevole sui tre gol subiti, di cui il rigore calciato perfettamente da Renard.

Hyrrynen: 6.5. Solida la sua prestazione, concede poco ad una una squadra da un potenziale offensivo molto elevato.

Gama: 6.5. Autoritaria, leader. Protagonista di alcuni buoni interventi difensivi, prestazione però macchiata da un pasticcio dell’intero reparto sull’imbucata di Malard nella ripresa.

Sembrant: 6. Prestazione appena sufficiente del centrale bianconero, pesano le incertezze difensive in occasione di due gol del Lione.

Boattin: 7.5. Padrona della fascia contro un avversario che impensierirebbe chiunque. Buona la prova difensiva e altrettanto importante la fase offensiva, con alcune incursioni importanti.

Cernoia: 6.5. Tanta qualità nel centrocampo bianconero, ottime le traiettorie sui calci piazzati. Sul finire del primo tempo pesca Caruso, sola, in area di rigore, che però non riesce a girare la palla in gol.

Galli: 6.5. Sempre presente in tutti i 90minuti di gioco, meno vivace in fase offensiva ma capace di dare un apporto molto importante alla fase difensiva, fondamentale contro un attacco come quello avversario.

Caruso: 7.5. Tra le migliori in campo, unisce tanta quantità e qualità. Grandissima grinta, corre su tutti i palloni e smista bene nel centrocampo. Partita da veterana nonostante la giovane età.

Bonansea: 6.5. Splendido l’assist in occasione della rete di Hurting, suo anche il cross da cui nasce poi l’autorete del Lione. Corre tanto e unisce fase difensiva e offensiva. Uniche sbavature: il fallo commesso su Karchaoui, giudicato dentro l’area di rigore dall’arbitro (ma i dubbi restano), e l’occasione mancata a tu per tu con il portiere. Tenta un pallonetto e la palla finisce alta.
Subentra Alves al 74esimo: 6. Pochissime le occasioni in avanti, nell’ultimo quarto d’ora la Juventus è stata costretta a difendersi e la sua velocità è stata poco sfruttata.

Girelli: 6.5. Lotta e svaria su tutto il fronte d’attacco, poche se non nessuna le occasioni capitate sui suoi piedi.
Subentra Staskova al 65esimo: 6. Entra nel momento in cui la Juventus ha più difficoltà ad uscire dalla propria metà campo, conquista un paio di falli che fanno respirare la squadra ma non riesce ad incidere.

Hurting: 7.5. Ottima prestazione dell’attaccante, segna un gol ma spreca altre due occasioni. La prima al 14esimo, si fa però perdonare dalla rete due minuti dopo. Alla mezz’ora arriva da sola davanti al portiere avversario ma si lascia ipnotizzare dal portiere avversario. Grande intensità per tutta la partita, peccato per le occasioni mancate. Subentra Rosucci all’83esimo: sv

Guarino: 8.5. Partita preparata straordinariamente contro la corazzata d’Europa e probabilmente la squadra di club più forte al mondo. Il primo tempo è perfetto per tutto, grinta intensità ed occasioni maturate. Nel secondo tempo subentra un po’ di stanchezza e il Lione azzecca i cambi, riuscendo nella rimonta all’88esimo. Se la Juventus Women era una certezza in campo italiano ma un’incognita a livello europeo, dopo questa prestazione i dubbi sono spazzati via.

Sara Ghisoni
Nasce a Fiorenzuola d’Arda il 1 marzo del 1995. Appassionata del mondo Juve dalla nascita, solo recentemente si è avvicinata all’universo del calcio femminile ma ne è rimasta folgorata. Crede fermamente che sia una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma in rapidissima espansione, ed è entusiasta di far parte del progetto che sta permettendo questa crescita. È laureata in Storia ed è ora impegnata in una magistrale in Scienze Storiche.