Alla vigilia dell’ultimo match valevole per la fase a gironi della Women’s Champions League, che le giallorosse disputeranno tra le mura amiche del “Tre Fontane” contro il fanalino di coda della competizione, le austriache del St. Pölten, Mister Luca Rossettini ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza per presentare il match, l’ultima occasione per le Lupe di centrare i tre punti e chiudere in bellezza un percorso che, a conti fatti, avrebbe meritato un finale diverso.
In prima battuta, il tecnico ha affermato che le sue ragazze arrivano «da una brutta sconfitta contro una squadra importante e giochiamo quella che, all’inizio del nostro percorso, poteva essere pensata come una delle nostre ‘sfide abbordabili’, tre partite che potevamo permetterci di provare a vincere; purtroppo le prime due non sono andate bene, anche se c’è stata una progressione nelle prestazioni», ed è proprio dalla consapevolezza di averci provato fino all’ultimo e di aver aumentato la qualità del gioco che la squadra è partita nella preparazione di questa partita.
«Domani è la nostra ultima chance di provare a vincere una partita in questa Women’s Champions League, e non vogliamo finire a un punto. Continuiamo il nostro percorso, da quando abbiamo iniziato la calciatrice che ha giocato di più ne ha giocate 26 fino a ora, e quindi quello che stanno facendo le ragazze è qualcosa di straordinario. A volte riusciamo a dare il massimo, a volte no, ma sono orgoglioso di quello che danno in termini di impegno e di mettersi a disposizione. Domani sarà un’altra occasione per provare a vincere, e toccherà alla migliore formazione che possiamo mettere in campo», le capitoline hanno raggiunto la fase a gironi al termine di un percorso piuttosto in salita, partendo dal girone in Repubblica Ceca, transitando per la sconfitta interna contro le portoghesi dello Sporting CP e culminato nella vittoria in Portogallo che ha permesso loro di passare alla seconda fase, quella a gironi, e il carico di lavoro è stato intenso.
Mister Rossettini ha poi speso qualche parola per la giovane Giulia Galli, tra le giocatrici che già nel corso del girone in Repubblica Ceca aveva fatto bene e che si è ritagliata un posto tra le titolari della Roma pur essendo ancora molto giovane: «Giulia Galli non so se ci sarà dal primo minuto, sta facendo il differenziato da due giorni per un problema alla caviglia. Sarà nella partita, non so se ci sarà dal primo minuto, dipende dalle sue condizioni di queste ore, la stiamo valutando», ci si dovrà dunque aspettare un suo ingresso in campo.
«Con la Società ci confrontiamo regolarmente. Il mercato apre, Samantha starà fuori tutta la stagione; con Di Guglielmo ho parlato, c’è questa offerta che aleggia sulla sua testa, e quindi sicuramente la Società si sta muovendo, conosce le mie idee anche riguardo alle possibilità che ci sono per migliorare quello di buono che stanno facendo e alzare il livello in Champions, però per rinforzare la rosa cercheremo di sfruttare quello che il mercato ci dà», il mercato è alle porte e la possibile partenza di Lucia Di Guglielmo alla volta degli Stati Uniti aprirebbe un ulteriore buco nella retroguardia, che dovrà fare a meno di van Diemen fino alla fine della stagione per infortunio; il tecnico, però, si limita «al campo. Ci concentriamo sulla partita di domani che, non è scontata, seppur sulla carta sembri una partita abbordabile, abbiamo visto come sono andate le altre due. Ci concentriamo alla partita, a quella di Coppa Italia successivamente e facciamo riposare le ragazze per preparare al meglio la Supercoppa contro la Juventus», gli impegni che le giallorosse devono ancora portare a termine sono molti e devono dunque focalizzarsi su ogni partita al meglio delle possibilità.
L’allenatore della Roma ha dunque analizzato il cammino delle sue ragazze nella competizione, partendo da quelli che sono stati i punti deboli emersi con l’avvio della fase a gironi per provare ad arrivare ai playoff: «Sicuramente in Champions ci aspettavamo tutti di più anche a prestazioni fatte, perché obiettivamente la partita col Vålerenga è stata persa con un tiro in porta e tante occasioni create, la partita col Leuven è stata pareggiata con tante occasioni create, e ci aspettavamo di poter venire qui a preparare la partita con il St. Pölten con la speranza di poter andare avanti; questo non è successo, me ne assumo la responsabilità, e quindi il mio lavoro vuole cercare di alzare il livello e di mettere in condizione le ragazze, anche dentro a partite fatte bene, di ottenere il meglio possibile», visto il mancato appuntamento con la vittoria in quei match ritenuti maggiormente alla portata quel che rimane è la certezza di aver creato qualche buono spunto e di poter partire dagli errori per costruire un percorso capace di portare a un innalzamento generale del livello in tutte le fasi della partita.
Il tecnico ha poi affermato che al suo arrivo aveva «guardato e studiato le ragazze per farmi un’idea, poi ho percepito la realtà guardandole muoversi in campo e negli allenamenti. Ci sono delle qualità da migliorare, altre dove c’è tanto bisogno di lavoro, ma il percorso che ci siamo guadagnati andando a prenderci la Champions è stato un percorso in cui il tempo per lavorare è stato veramente poco, e questa squadra ha bisogno di tempo per mettere concetti, alchimia, freschezza e lucidità. Il percorso ci ha fatto trovare dei punti di arresto in certe situazioni come Londra, contro il Barcellona e contro il Real Madrid anche con prestazioni fatte bene, ci sta dando personalità, coraggio e crescita, e quello che impariamo in campionato diventa uno stimolo, un punto di partenza e di autocritica», gli insegnamenti che il gruppo trae dagli errori commessi in Champions e dal fronteggiare squadre di un livello decisamente superiore quali le citate Barcellona e Real Madrid hanno poi delle buone ricadute su quello che la squadra riesce a proporre in campionato, dove al momento è la prima in classifica con margini di distacco rispetto alle inseguitrici. In un certo senso, il detto “sbagliato s’impara” si può traslare sulla Roma e su quanto proposto dalle ragazze sul rettangolo verde.
«Le infortunate erano titolari che ci davano determinati equilibri, abbiamo dovuto trovarne altri e anche cambiare assetto tattico, ma i risultati non sono cambiati di molto, e questo dà ancora più valore a quello che le ragazze stanno creando tra di loro. Chi subentra dà il massimo per essere al livello di chi è uscito, è una dinamica sana e di squadra che c’è grazie a loro, ed è un valore importante per una squadra come la nostra», il gruppo e lo spogliatoio danno a tutte le calciatrici modo di sentirsi parte di un gruppo solido e molto forte che fa della coesione uno dei fattori principali che si riflettono in campo con il gioco.
In chiusura, Rossettini ha sottolineato quali sono gli insegnamenti che la squadra si porta a casa e aggiunge nel proprio bagaglio grazie alla partecipazione a questo torneo, pur essendosi conclusa prematuramente: «il livello delle top d’Europa è stato il primo insegnamento, in questo momento per noi certe partite sono proibitive; il rammarico è, che per presentarsi a certe partite e provare a potersele giocare, c’è tanta strada da fare: è un gruppo che, se rinforzato in certe dinamiche e in certe posizioni, può provare a competere a certi livelli dopo un ciclo di lavoro importante, mettendo esperienza nelle più giovani anche a servizio della squadra e aumentando nel complesso la conoscenza del gioco. Ho visto alcune squadre, come Chelsea e Barcellona, che giocano un calcio di alto livello, di principi, di tecnica e di grande fisicità, che noi abbiamo in parte, e quindi per competere con determinati Club dobbiamo aumentare quella conoscenza delle situazioni, quella malizia nei particolari, situazioni di frazioni di secondo che a certi livelli ti indirizzano le partite. Dentro un complesso di netta superiorità, anche di qualità da parte di alcuni Club, ho visto alcuni spunti su cui possiamo lavorare, ed è quello che la Società deve avere in programma: potersi giocare determinate partite in un prossimo futuro, e dentro il percorso che ci aspetta i bilanci ci permetteranno di capire in che direzione muoverci.»






