Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Uno degli acquisti su cui la Roma ha fatto maggiormente affidamento finora è stata sicuramente Rachele Baldi, arrivata dall’Inter dopo un’esperienza da “eterna seconda” che è invece ora terminata. La portiera della Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza di vigilia per introdurre quella che sarà il match delle giallorosse contro le austriache del St. Pölten al “Tre Fontane”, quindi a casa.

Se dovesse dare un voto alla sua stagione di ritorno nella Capitale fino a questo momento, la giocatrice non saprebbe quale scegliere, e preferisce non sbilanciarsi. In compenso, Baldi si reputa cresciuta rispetto al suo arrivo: «Sono sempre molto autocritica e perfezionista, non mi piace darmi un voto. Vado sempre a vedere quello che posso fare meglio, però mi sento di premiarmi per quello che sto facendo, perché sto bene, lo sto dimostrando in campo, e sono contenta di sentirmi libera come non mi succedeva da tempo», il suo secondo capitolo a Roma si sta dimostrando una sorta di rinascita per lei, che ne sta facendo tesoro per crescere di giorno in giorno.

Tanti degli interventi che la numero 24 giallorossa ha messo a segno in stagione hanno aiutato la squadra a portarsi a casa il risultato, non da ultimo il rigore parato, a riprova che Baldi sta ritrovando la giusta condizione, la fiducia che era forse venuta un po’ meno e una sicurezza che le rende più facile il lavoro sul campo, benché di primo acchito tornare a Roma fosse «una sfida, perché ormai erano tanti anni che mi sono sempre dovuta sudare la titolarità e mi sono sempre trovata in situazioni di forte competizione, che mi ha fatto crescere come persona e come atleta. Quando sono venuta qui, sono venuta con l’idea di dare il meglio di me e di ricercare la situazione simile, perché ero io a dover superare alcuni limiti e lacune, e mi ero ripromessa di provare a essere me senza limiti. Devo ringraziare il Mister e lo Staff per avermi dato fiducia fin dall’inizio, e spero di averla ripagata. Partita dopo partita ho dimostrato cosa posso fare, e spero di migliorare ancora.»

«Sicuramente la stanchezza si fa sentire, anche e soprattutto per le ragazze Nazionali. Il carico è stato importante. Come ha detto il Mister, purtroppo abbiamo avuto degli infortuni che ci hanno portato fuori anche altre giocatrici, ma il bilancio alla fine è positivo. La sosta ci servirà per ricaricare le energie e ritornare a gennaio con le giuste forze», la Roma sarà adesso impegnata nell’ultima partita della Women’s Champions League e dovrà poi viaggiare per andare in casa del Lumezzane Femminile a giocarsi il passaggio del turno in Coppa Italia, dopodiché ci sarà la finale di Supercoppa contro la Juventus, che sarà un’altra sfida di grande pregio che stimolerà la squadra. Tra la Coppa Italia e la Juventus, però, ci sarà la meritata sosta, che darà modo a tutte di ricaricarsi per cominciare l’anno con lo spirito giusto.

In chiusura, Baldi ha analizzato l’andamento della Roma nell’Europa che conta, rimarcando come un problema lapalissiano che ha di sicuro influito sui punti raccolti fino a questo momento sia «quello di non essere abbastanza ciniche e cattive sottoporta: in un contesto europeo hai poche occasioni a disposizione e se non le sfrutti raccogli poco. A livello fisico, tecnico, c’è una disparità, e quindi l’abbiamo risentito maggiormente, anche nella velocità e nella visione di gioco, ma tante di noi sono alla prima esperienza europea, quindi ci vogliono tempo e lavoro. Questa esperienza ce la porteremo dietro, speriamo nella prossima Champions, e magari l’affronteremo in maniera diversa.»

Ilaria Cocino
Appassionarmi allo sport è stato semplice: qualche gol degli Azzurri al Mondiale 2006, qualche punto spettacolare di dritto, qualche schiacciata nel campo avversario, qualche canestro impossibile. Sono un'aspirante giornalista sportiva che segue con passione il movimento calcistico al femminile da ormai qualche anno e tenta, attraverso il suo piccolo contributo, di trasformarlo nella quotidianità di chi legge e di renderlo qualcosa di più di una semplice meteora: il potere delle parole è inestimabile, e spenderle per queste ragazze è un privilegio immenso e una grande responsabilità.

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