«Non penso che il cammino sia segnato, ci sono ancora nove punti disponibili, e ci giocheremo la partita nelle nostre migliori possibilità. Cercherò di mettere la migliore possibile tenendo tutto in considerazione, dei minutaggi, delle fatiche fatte, dei recuperi delle ragazze in questi giorni: la formazione che andrà in campo sarà la migliore possibile per andare a vincere la partita», con queste parole il tecnico della Roma Luca Rossettini ha presentato la quarta partita di Women’s Champions League, che le giallorosse disputeranno in Belgio contro il Leuven. Dopo le prime tre partite, le Capitoline si ritrovano ancora ferme a zero punti, però la grinta è tanta, e la voglia di riscattarsi è superiore a ogni altra emozione, ed è per questo che le giallorosse scenderanno in campo per centrare la vittoria e rientrare a Roma con un bottino più soddisfacente.
A una squadra che si trova a dover tenere in considerazione infortuni e bisogni di ruotare la rosa a disposizione, una certezza è che le giallorosse hanno attutito bene il colpo delle due sconfitte consecutive rimediate prima del derby e che, proprio dal derby, hanno tratto la giusta energia per trovare la vittoria e la fiducia: «Quello che ci aspettavamo era una reazione anche dal punto di vista dei risultati. Col Vålerenga la prestazione è stata fatta, abbiamo creato tanto, però purtroppo siamo tornati a casa senza punti e questo dispiacere ha caricato le ragazze in vista del derby, in cui secondo me hanno dato una prova di grande crescita dal punto di vista del gioco, creando tante occasioni, e nel finale hanno dato prova di coesione, di cuore.»
Il derby ha caricato le ragazze di consapevolezza «che stiamo creando tanto, che anche in Champions contro alcune squadre possiamo dettare il gioco. Sicuramente dobbiamo migliorare nell’aspetto della realizzazione, perché ancora creiamo veramente troppo per quanto riusciamo a realizzare, e questo le ragazze lo sanno e si stanno allenando veramente bene. Sono convinto che il lavoro alla fine paga, e spero che già da questa partita riusciremo a essere più felici», i sacrifici che le Lupe stanno provando a riflettere sul rettangolo verde dopo una settimana di preparazione e di allenamenti stanno cominciando a dare i loro frutti.
I frutti del lavoro di cui parla Mister Rossettini, però, sono quelli che si colgono nei più piccoli dettagli e nelle prestazioni singole che avvengono di volta in volta, e non su un percorso più lungo, per dare il giusto peso a ogni progresso. Per il momento, l’obiettivo a breve termine è quello di portare a casa i primi tre punti in Champions: «La nostra stagione c’impone di guardare di partita in partita: l’obiettivo adesso è provare a raccogliere punti, se fossero tre sarebbero meglio, e poi guarderemo Como e i successivi impegni di Champions. Bisogna essere realisti: è una competizione difficile, del massimo livello, quindi sicuramente crea un bagaglio di esperienza, perché la squadra è cambiata, ha tante giovani calciatrici e stiamo vivendo un momento di infortuni gravi che ci stanno condizionando, quindi guardiamo alla partita con entusiasmo e la giusta dose di attenzione, e cercheremo di dare il nostro meglio per portare a casa i primi punti in questa competizione.»
In chiusura, l’allenatore ha omaggiato due calciatrici che, sotto la sua gestione, si sono ritagliate spazi importanti e che non hanno affatto disatteso le aspettative, andando ad arricchire la rosa e il gioco giallorossi: «Vorrei sottolineare anche le prestazioni di Valdezate in coppia con Oladipo: stanno crescendo, fornendo ottime prestazioni. Oladipo è una ragazza molto giovane con pochi minuti di esperienza, però ha dimostrato da subito applicazione, grande intelligenza e volontà di mettersi a disposizione, e penso che la sua prima prestazione contro la squadra più forte del mondo penso abbia dato un assaggio di quello che è. Deve crescere e bisogna darle il tempo e lo spazio per farlo. Ha potuto fare una grande prestazione perché ha una squadra che lavora per lei, se la singola riesce a esprimersi al meglio è perché ha attorno un gruppo che la sostiene e che è disposta ad aiutarla.»






