In partite in cui non si può sbagliare nulla servono calciatrici di esperienza che sappiano infondere alle più giovani quella tranquillità necessaria ad affrontare gare che non presentano prove di appello. Cristiana Girelli, nonostante l’età possa far pensare altro, è una delle calciatrici con maggiore esperienza in Champions League visti anche i trascorsi al Verona e detta la linea da seguire alle compagne:
“Serve entrare in campo con determinazione, con quella voglia di vincere che ci ha sempre contraddistinto nei momenti di difficoltà. Se si affronterà la partita con questo spirito, con il giusto atteggiamento, potremo qualificarci”.


In Polonia si è visto un Brescia che non è riuscito ad esprimere il suo solito gioco e che sul 3-1 si è un po’ perso. Quali le cause?

“È vero, nella gara di andata non si è visto il solito Brescia e soprattutto il solito gioco; nonostante questo però eravamo riuscite ad andare sul 3-1. Le cause possono essere varie e le abbiamo analizzate tutte insieme nei giorni seguenti, sicuramente ha influito molto l’atteggiamento che abbiamo avuto per tutta la partita”.

Vi aspettate un Konin chiuso in difesa a protezione della rete di vantaggio e che giochi di rimessa o una partita aperta come all’andata?

“Non credo che loro vengano qui cercando il pareggio, per giocare di rimessa o facendo barricate.
Magari troveremo una squadra che si affiderà un po’ di più alle ripartenze sfruttando la velocità che ha nei suoi attaccanti, ma mi attendo una partita con meno tatticismi di quello che si pensi”.

Oltre al vero Brescia sarà importante anche il sostegno del dodicesimo uomo in campo: i tifosi.

“Assolutamente. Il Rigamonti e i tifosi bresciani hanno sempre risposto presente in tutte le nostre partite di Champions e noi dal campo questo calore l’abbiamo sempre sentito e ci ha sempre permesso di dare quel qualcosa in più. Io spero, ma ne sono quasi sicura, che i tifosi non ci ‘abbandoneranno’ e verranno allo stadio per farci sentire il loro sostegno in questa importantissima partita”.