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Nello scorso febbraio Valentina De Risi è stata nominata responsabile nazionale del calcio femminile dell’AIAC, subentrando di fatto a Milena Bertolini. La stessa De Risi ha recentemente ufficializzato i nominativi, tra consiglieri e delegati vari, che l’affiancheranno in questo percorso: tra le cariche annunciate anche quelle dei rappresentanti regionali che vede per la Basilicata la nomina di Doriana Comanda. Abbiamo raggiunto il dirigente sportivo, abilitata UEFA C abilitata anche Adise come Direttore e Segretario Sportivo, per qualche battuta dopo l’incarico giunto nei giorni passati.

Da poco tempo per lei è giunto l’incarico come responsabile regionale Aiac del calcio femminile. Quali emozioni e pensieri ha provato dopo la sua nomina?
“Si certo non posso negare che un po’ di emozione l’ho provata ma anche una sorta di responsabilità nei confronti del calcio lucano ma in particolare modo verso un “settore”, il mio, quello del calcio in rosa sulla cresta dell’onda e verso la mia regione nella quale ormai opero da diversi anni”.

Per lei in primis l’incarico di interagire con il presidente regionale e con le varie delegate provinciali. Pronta a mettersi a disposizione per il bene del calcio femminile?
“Non lo definirei un incarico poiché l’AIAC Basilicata è prima di tutto un gruppo di amici accumunati dalla stessa passione e dalla stessa voglia di mettere a disposizione della Lucania tutte le proprie competenze conosce. Per quanto riguardo i rapporti con le varie componenti c’è piena comunione di intendi e colgo qui l’occasione per ringraziare il presidente Regionale Finamore e di salutare i due gruppi provinciali di Matera e Potenza con i vari referenti”.

Sarete, inoltre, il punto di riferimento per tecnici e dirigenti delle squadre che faranno capo a voi per esigenze, evenienze e necessità varie giusto?
“Certamente è lo spirito con il quale abbiamo deciso di intraprendere questa missione tutti insieme. Supporto costante agli associati ed in generale a tutti gli addetti ai lavori del calcio lucano per essere un punto di riferimento territoriale per chi ha la nostra stessa passione”.

Quali sono le sue idee in merito all’incarico da poco raggiunto? Quali sono i primi obiettivi che vorrebbe centrare?
“È una bella sfida anche personale non lo nego. Mi sono sempre battuta sull’affermazione di noi donne in un ambiente che da sempre è stato univocamente maschile; ho sempre cercato di farmi riconoscere come Doriana e non come “quota” e con orgoglio posso dire di aver ottenuto qualche piccola conquista. Ed è proprio questo l’obiettivo: attraverso il mio di esempio in una regione piccola come la Basilicata di coinvolgere e motivare ragazze e donne con la passione del calcio che forse per anni si sono nascoste. Creare un bel movimento sia di allenatrici poiché aimè siamo pochissime e di di ragazze calciatrici pronte a mettersi in gioco e a vincere questa partita attraverso le emozioni che solo il calcio sa darci”.

A breve ripartiranno anche i campionati a carattere regionale. Quali potranno essere le problematiche per la ripartenza visto il momento attuale?
“I rischi purtroppo sono sempre gli stessi di vedersi di nuovo sottratti quel rettangolo verde. La paura c’è ed è fondata dati gli sviluppi. Ma la speranza è l’ultima a morire con un po’ più di attenzione e prevenzione potremmo farcela. Non possiamo e non dobbiamo di nuovo fermarci”.

Questione giovani, promozioni nelle scuole e settori giovanili. Punterete molto anche su questo?
“Certamente. Uno dei punti salienti di quello che è il nostro programma è la sviluppo del settore giovanile da sempre uno dei nostri cavalli di battaglia. Infatti sono in elaborazione diverse attività che riguarderanno direttamente le attività dei settori giovanili perché lo ribadirò sempre i ragazzi sono il tesoro più prezioso che abbiamo e dobbiamo custodirlo”.

Nella prossima stagione per il calcio femminile Serie A visibile anche su La 7 ed il calcio a 5 su Sky. Segnale positivo per tutto il movimento?
“Non si può negare dato è alla vista di tutti che si sta dando tanta importanza e visibilità al calcio femminile e vedere finalmente trasmesse le gare che ci riguardano alla stessa stregua del maschile beh un certo effetto lo fa . Un chiaro segnale che si sta cambiando e sono certa che questo sia solo l’inizio. Il meglio deve ancora venire. Tutti a guardare la Serie A femminile mi raccomando”.