Il Consiglio federale riunitosi stamani a Roma, ha approvato il nuovo regolamento della Divisione Calcio Femminile, modificando l’art. 25bis delle NOIF relativo alle norme di funzionamento. Nello specifico, l’attività di indirizzo specifico è stata demandata a un Consiglio Direttivo, che rimane in carica per la durata di un quadriennio olimpico, formato da 4 componenti eletti dal Consiglio Federale su proposta del Presidente federale, e da 3 componenti eletti dall’Assemblea delle Società. Il presidente è eletto dal Consiglio Direttivo tra i suoi componenti secondo le modalità stabilite dalla FIGC. La norma specifica inoltre che il presidente non debba avere rapporto a qualsiasi titolo con le società partecipanti ai campionati organizzati dalla DCF, e che tale carica è incompatibile con qualsiasi altra carica federale.

Sempre in merito all’attività femminile, sono stati inoltre approvati i criteri e le procedure relative ad eventuali integrazioni degli organici dei campionati di Serie A e B 2019/2020, per i quali varranno per il 60% la classifica finale conseguita nel campionato 2018/2019 e per il restante 40% la dimensione sportiva in base al numero delle calciatrici tesserate a titolo definitivo per la medesima stagione. La nuova stagione prenderà il via il 14 settembre per il campionato di Serie A, e il 15 settembre per la Serie B, mentre la Coppa Italia avrà inizio domenica 29 settembre con la fase preliminare, dove a scendere in campo saranno le squadre di Serie B, mentre quelle di A entreranno in scena dall’11 dicembre, con la Finale fissata al 17 maggio 2020. La Supercoppa tra Juventus e Fiorentina Women verrà disputata sabato 26 ottobre. Nuovo format per il Campionato Primavera che si articolerà in due gironi da 12 squadre ciascuno, anziché in tre.

Relativamente all’ipotesi di introduzione del professionismo, condividendo il grande entusiasmo generato dal cammino esaltante della Nazionale femminile e rivendicando le energie profuse da FIGC e LND sotto il profilo dello sviluppo, il presidente Gravina ha invitato alla cautela, sottolineando il rischio che si possa “essere abbagliati da un momento di esaltazione. Mi preoccupa di più – ha ammonito il numero uno federale – che ciò possa essere un fenomeno di moda che si esaurisce con una competizione sportiva. Noi siamo invece per progettare il futuro e darci una prospettiva dove tutele e status non prescindano dalla sostenibilità. Non a caso abbiamo lavorato ad un emendamento all’ordine del giorno del governo dove sono proposti sgravi fiscali sia per i calciatori della Lega Pro, sia per il calcio femminile, ma limitatamente alla Serie A, oltre a una maggiore tutela previdenziale e un sistema pensionistico per le calciatrici. Tutto questo – ha concluso Gravina – per rispondere anche alle esigenze della società, perché un conseguente aumento del carico fiscale potrebbe incidere pesantemente e indurre a rinunce”.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

2 COMMENTI

  1. Il campionato Italiano femminile deve essere considerata unicamente come riferimento per la disponibilità di un calcio all’altezza di quello di serie B perché anche loro devono percepire uno stipendio fisso a secondo i valori delle giocatrici dalla serie A e B almeno arriveremo ad acquistare giocatori stranieri così cresceranno le nostre giocatrici per adesso solo 3 per ogni squadra così la penso io che sono un allenatore di ragazze del mio paese vi saluto con un abbraccio di cuore w il calcio femminile bacioni

  2. Il calcio femminile è davvero bello e non è una moda l’amore delle ragazze per questo sport scalda i cuori la passione e la dedizione di queste ragazze è infinita.
    L’impegno della FIGC nel far crescere questo movimento è ammirevole e l’idea degli sgravi fiscali è eccellente, complimenti, continuate così.
    Le nostre ragazze devono eguali diritti e possibilità dei ragazzi se lo meritano.

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