Nell’ultima stagione nella di calcio a 5 femminile uno dei team promossi nella massima categoria è stata l’Audace Verona. La squadra veneta, capeggiata dal presidente Alessandro Betteghella, ha avuto la meglio nel girone A di Serie A2 strappando cosi il pass diretto per la Serie A 2021-2022. Nel team capitanato da Katia Coppola uno degli elementi di maggiore esperienza è sicuramente Irene Tombola laterale classe ’87 che ha rinnovato recentemente con la squadra affidata a Carlos Giorgio Bruno. Queste le parole della calcettista originaria di Padova ma trapiantata a Verona da anni.

Irene come è stato ripartire la scorsa estate e come tornare alla normalità? Quali sono state le prime impressioni nei primi giorni di lavoro?
“Ripartire la scorsa estate dopo la sosta forzata é stato davvero molto strano, eravamo ferme da mesi e mesi quindi c’era un po’ di timore ma anche tanta voglia. È stato come assaporare di nuovo la libertà che lo sport ci ha sempre donato.
Come in ogni squadra all’inizio ci siamo conosciute ed integrate, ma fin dai primi giorni si percepiva tanto entusiasmo e determinazione”.

Il gruppo era cambiato rispetto a quello dell’annata precedente? Quali erano gli obiettivi di squadra?
“Il gruppo era cambiato. Abbiamo perso dei tasselli importanti, a livello di campo e di spogliatoio, che hanno rappresentato i colori della squadra per anni, quindi non era facile. Però forse questo ci ha responsabilizzate tutte a lavorare ancora di più. Abbiamo sempre dichiarato che l’obiettivo era la promozione senza tanto nasconderlo”.

Nel girone d’andata otto vittorie e due pareggi. Come è stato il vostro inizio di campionato? Quali erano gli umori al giro di boa?
“L’inizio è stato buono, stavamo lavorando duramente anche se abbiamo avuto delle difficoltà che hanno reso il nostro percorso non sempre lineare. Quindi direi che al giro di boa eravamo contente di essere lì a lottare”.

 Per voi un ottimo girone di ritorno dove avete staccato una agguerrita concorrenza. Avete sempre pensato di centrare la promozione?
“Gli stimoli e le motivazioni erano sempre alti, anche quando siamo state sotto di due gol nello scontro diretto per la vittoria finale non abbiamo perso la concentrazione, siamo sempre state brave a gestire i momenti della competizione, abbiamo sempre sentito l’appoggio e il sostegno dello staff e di chi purtroppo era fuori per infortunio. Abbiamo sempre creduto troppo nel risultato finale per pensare di non centrarlo”.

Cosa avete provato dopo il successo finale?
“Quel giorno è stata una grande emozione o meglio sono state tante emozioni tutte insieme: gioia, sollievo, soddisfazione, leggerezza. Un momento indimenticabile per come è arrivato e per la partita che abbiamo vissuto, da una parte il coronamento di un percorso di gruppo iniziato gli anni precedenti, dall’altra il risultato di tutte le nostre storie personali che quel giorno hanno trovato voce e si sono unite nel raggiungimento dell’obiettivo finale”.

Come valuti nel complesso il livello del campionato?
Il livello del campionato è alto, soprattutto nel nostro girone. Non esistono partite facili. Tutte scendono sempre in campo per dire la propria, quindi vuol dire dover sempre essere al massimo della concentrazione per fare bene”.

Che annata è stata per te?   Che ricordo porterai di questo campionato?
“Per me è stata una stagione un po’ altalenante. Ho subito prima un infortunio alla mano in allenamento poi a metà stagione uno strappo muscolare che mi ha tolto un po’ di fiducia. Nel finale di stagione ho trovato più continuità e nel complesso sono contenta dell’apporto che sono riuscita a dare alla squadra. Il ricordo di questo campionato sarà lacrime, sudore e abbracci. Lacrime nei momenti di difficoltà e dispiacere per gli infortuni delle compagne, sudore perché è stato un campionato duro e lunghissimo, abbracci perché é l’immagine che più mi resterà impressa nella mente. All’inizio e alla fine di ogni battaglia ci siamo unite tutte in quell’abbraccio di squadra, non solo chi scendeva in campo, chi ha giocato un pezzo di stagione, chi giocava 3 minuti o 20. Tutte”.

Per te rinnovo annunciato con le venete. Cosa significa per te indossare questa maglia?
“Indossare questa maglia ha per me un significato di rinascita. Sono arrivata quattro anni fa quando pensavo la mia avventura calcistica fosse finita, invece ho intrapreso un viaggio sorprendente. Continuerò a dare il massimo per rispettare e onorare la maglia dell’Audace”. 

Come ti immagini il campionato di Serie A alle porte?
“La Serie A sarà una sfida tosta. I ritmi sono altissimi. Se la stagione che si è chiusa è stata dura, non oso immaginare la prossima. Però ci siamo, tra poco inizieremo a lavorare sui nostri punti di forza e anche sui nostri limiti per migliorare e farci trovare pronte anche nella massima serie”.

 Nei giorni scorsi l’annuncio di una gara a settimana proposta su Sky? Segnale positivo per il movimento giusto?
“Una bella notizia e sicuramente una bella vetrina per questo sport è per tutto il movimento femminile. Non conosciamo ancora i dettagli ma, se dovessero trasmettere qualche partita, sarebbe una bella occasione e un bel riconoscimento per l’impegno delle giocatrici e delle società. Speriamo magari che le bambine, vedendoci in tv, possano appassionarsi…e diventare le calciatrici del futuro”.