Marco Rossi è il nuovo allenatore dell’Upc Tavagnacco. Per lui si tratta di un ritorno sulla panchina gialloblu, dove è già stato seduto nelle stagioni 2011-12, 2012-13 e 2013-14, vincendo due Coppa Italia e qualificandosi a un’edizione della Women’s Champions League (nel campionato 2012-13 grazie al secondo posto in classifica).
«Abbiamo scelto Rossi perché conosciamo la sue capacità tecniche – afferma il presidente del Tavagnacco Roberto Moroso –. Sappiamo quanto di buono ha fatto in passato per la nostra società e siamo certi che saprà fare un ottimo girone di ritorno. Con la stagione in corso, era importante scegliere una persona che già conoscesse l’ambiente del calcio femminile».

Rossi, 57 anni, è allenatore professionista prima categoria in possesso del diploma Pro Uefa. Si tratta del massimo livello riconosciuto dalla Figc in materia di formazione tecnica, che consente di allenare qualsiasi squadra, incluse quelle di Serie A e Serie B. «Ringrazio il presidente Moroso per aver pensato subito a me e quindi per la fiducia accordatami. Mi fa piacere tornare in una società come il Tavagnacco, che ha alle spalle 17 anni consecutivi di serie A, da sempre in grado di distinguersi per come lavora nel settore giovanile».
Detto questo, il neo allenatore gialloblu, che terrà il primo allenamento giovedì sera, pensa già al campionato: «Il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere chi ci sta davanti, e quindi il Brescia – sostiene –. La squadra ha fatto bene in questi mesi, anche contro la Juventus. Mi sembra apposto sia atleticamente che tatticamente, e per questo faccio i complimenti a chi mi ha preceduto per l’ottimo lavoro svolto. Ripartiamo da qui per fare altrettanto bene nel girone di ritorno».

Rossi troverà in squadra alcune delle ragazze che già giocavano nel Tavagnacco nella sua prima esperienza in gialloblu, come Paola Brumana, Elisa Camporese, Alessia Tuttino. Michela Martinelli. «Sono certo che mi aiuteranno a entrare in spogliatoio – assicura – e anche grazie alle loro indicazioni e sensazioni riuscirò prima possibile a cogliere le sfumature psicologiche di ogni giocatrice. Il mio obiettivo per i prossimi mesi – conclude – sarà quello di implementare le qualità delle ragazze sia sotto il profilo tattico che tecnico».

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