L’ex tecnico della Primavera e storico portiere delle biancorosse prende il timone della Prima Squadra: “Chiamata a cui non si può dire di no. Il mio gioco? Non mi piace scendere in campo per pareggiare. Vado all’attacco”
Il primo tassello del Perugia Calcio Femminile non poteva che essere la guida tecnica della Prima Squadra. A ricoprire questo ruolo, è stata chiamata Vania Peverini, che fino alla scorsa stagione guidava la Primavera della Grifo Perugia.
Perugina di nascita, compirà 35 anni il prossimo 4 novembre, ha iniziato a muovere i suoi primi passi nel calcio all’età di 10 anni proprio alla Grifo, squadra in cui ha passato gran parte della sua carriera con qualche intermezzo in altre società. Dal 2012, smessi i panni del portiere, su input di Valentina Roscini ha iniziato ad occuparsi della preparazione degli estremi difensori, per poi nel 2015 assumere la guida della Primavera.
Ora questa nuova sfida: “Nasco come preparatrice dei portieri, non pensavo inizialmente di prendere le redini di una panchina. Poi Valentina – Roscini – ha insistito, e allora ho preso il patentino Uefa B e ho cominciato ad occuparmi della Primavera. Devo dire che il nuovo ruolo mi è piaciuto fin da subito, ed è piaciuto anche alla società, quindi abbiamo proseguito. Ora questo passo in avanti: una chiamata alla quale non potevo dire di no. Non è stato facile, perché amo la Primavera più di me stessa, però è un qualcosa di troppo grande prendere la panchina della Prima Squadra del Perugia per lasciarsela sfuggire”.
Una stagione che ha ancora un punto interrogativo: “C’è da capire se avverrà o meno il ripescaggio, comunque di certo vorremo fare bene in entrambi i casi. I presupposti e le intenzioni per esprimerci al meglio sia in B che in C ci sono tutti”.
Lo spirito battagliero di Peverini esce fuori chiaramente quando si parla di tattica: “Io non gioco per pareggiare, per speculare sul risultato, per un ‘stiamo lì e vediamo che succede’. No, assolutamente. A me piace controllare il gioco, stare nella metà campo avversaria, andare all’attacco. Aspettare passivamente l’avversario e l’approccio remissivo non li accetto. Con me si gioca offensivo, naturalmente con criterio ed equilibrio. Di base partiremo con un 4-3-3, che può variare a seconda delle situazioni in 4-3-2-1 o 4-3-1-2. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura per portare sempre più in alto il nome di Perugia nel calcio femminile”.
Credit Photo: Pagina Facebook Vania Peverini