Il Lumezzane dice no all’Arezzo: nell’ incontro di Coppa Italia tra le due andato in scena questa domenica a passare il turno è stata la prima formazione citata; si interrompe, quindi, ai sedicesimi della competizione, l’avventura amaranto.
Nel pre gara (vista la “freschezza” del periodo che vede le squadre cominciare a tastare il terreno di gioco) nessun giudizio affrettato che sarebbe stato azzardato; da una parte un gruppo con un progetto altrettanto importante ed ambizioso, dall’altra l’intenzione di affermarsi nel miglior modo possibile in una annata di pure premesse positive.
Queste le parole di mister Benedetti dopo l’1-0 subito: “Come partita è stata abbastanza equilibrata. Il primo tempo c’è stato un qualcosa in più da parte loro, noi abbiamo fatto troppi errori in uscita perdendo troppe palle, e questo ha fatto sì che che ci schiacciassero; buona la reazione nel secondo, siamo spesso stati dentro l’area di rigore, ma siamo mancate un po’ nella finalizzazione. Meritavamo qualcosa in più ma non siamo riuscite a fare goal.
La squadra, però, è stata bene in campo, aggressiva.
Oggi abbiamo dato spazio ad alcune giovani che, per come hanno lavorato fino ad adesso, meritavano di partire titolari, anche perché di ottima qualità. Tutte hanno fatto una buona partita, dimostrando che ci sono tutti i presupposti per poter migliorare”.
Un po’ d’amaro in bocca, si, ma il percorso continua: “Dobbiamo accettare questo risultato – ha fatto sapere il tecnico a tal proposito -. Pensiamo già al Cesena di domenica prossima; ci aspetta subito una partita difficile”.
Diretta nella dichiarazione post partita anche Sofia Lorieri che ha spiegato: “Abbiamo giocato con una squadra ben costruita, che gioca bene e non molla mai. Noi abbiamo fatto altrettanto ma purtroppo abbiamo regalato qualcosa nel primo tempo; c’è stata una reazione nel secondo e infatti ci siamo fatte vedere avanti. Sono orgogliosa di questo.
Dobbiamo solo migliorare nel partire così fin dall’inizio. E’ un paio d’anni che lottiamo per avere un gruppo unito e compatto perché nelle difficoltà (che possono essere risultati negativi o qualsiasi altra cosa) è quello che fa la differenza, ed oggi l’abbiamo visto”.






