È stata una sfida speciale, il match di Coppa Italia disputato ieri pomeriggio a Vinovo. Per almeno due motivi: 1) perché entrambe le squadre vestono bianco e nero e si chiamano “Juventus” (rispettivamente, Juventus Women, nata quest’anno per volontà del noto club maschile, e Juventus Torino, storica squadra femminile nata nel 1978); 2) perché la Juventus Torino, che gioca in Serie B ed è distaccata di 8 punti dalla capolista Florentia (girone A), ha saputo tener testa a una squadra che è in vetta alla serie A con un match combattuto, terminato 0-0 al primo tempo e conclusosi 2-0 per la Juventus Women nel secondo. Una sconfitta, certo, ma incassata con dignità da parte di una squadra che sa di aver dato il massimo. Ne parla il capitano Federica Mondino, che in un post su Facebook ripercorre le sensazioni di questa partita così importante:

“Noi siamo così.
Ognuna a modo proprio.
Giochiamo alcune partite come squadra da serie A e altre come all’oratorio.
Alcune volte tiriamo fuori la grinta, altre togliamo il piede per non farci male.
Ma siamo noi. 
Un po’ storte, un po’ svampite. A volte sorridenti e gioiose, altre noiose e permalose. Un mix di elementi che si incastrano, caratteri che si completano e tanta simpatia da vendere. Non è il campo sintetico riscaldato o uno di terra con le zolle, né la palestra o uno stanzino freddo a fare la differenza. Non è il riscaldamento negli spogliatoi né le docce fighe che ci spingono ad allenarci. Ma siamo noi.
Uno che spinge l’altra a dare il massimo, a non mollare mai. 
Solo noi possiamo fare la differenza. 
Solo noi possiamo crederci davvero.
Solo noi possiamo compiere grandi imprese.”

#proudofyou 
#crediamoci 
#finoallafine 
#verasquadra 

Credit Photo: Facebook Federica Mondino

Chiara Martinoli
Sono nata a Milano l’11 aprile 1993. Appassionata di calcio fin da quando era bambina, a 11 anni inizia a giocare nell’Atletico Milano e ci rimane a lungo. Abbandonata poi quest’esperienza si dedica alle altre sue passioni, la letteratura e il giornalismo. Dopo la laurea in Lettere e la collaborazione con diverse testate, ha deciso di far ritorno (da una prospettiva diversa) a quel mondo in cui ha lasciato un pezzo di cuore: il calcio femminile.