Credit: Andrea Amato

VINOVO – Finisce in semifinale il cammino dell’Inter di coach Rita Guarino nella Coppa Italia femminile: dopo l’1-1 dell’andata le nerazzurre vengono sconfitte dalla Juventus con il risultato di 2-1 ai tempi supplementari. All’Inter non basta una grande prestazione, con il gol di Chawinga che aveva portato la sfida oltre i tempi regolamentari.

Primo tempo che si apre con una Juventus molto agguerrita, che trova subito il gol del vantaggio con Gunnarsdottir, brava a colpire di testa su un cross di Pedersen. Le nerazzurre subiscono il colpo, ma provano a reagire, ispirate soprattutto dalle corse in profondità di Tabitha Chawinga, che prova a scuotere la squadra. L’Inter si sbilancia alla ricerca del pareggio e lascia spazi alle ripartenze bianconere: al 18′ Beerensteyn si vede negare il gol da una grande parata di Piazza, situazione che si ripete anche otto minuti più tardi. Nel finale di tempo l’Inter colleziona chiare occasioni da gol: al 34′ Merlo viene servita in area da Chawinga, ma il tiro dell’esterno nerazzurro viene deviato in angolo da un difensore. Sul corner successivo Van der Gragt vola più in alto di tutti, ma il suo colpo di testa non inquadra la porta.

La ripresa si apre con un’Inter decisamente più aggressiva e organizzata: al 47′ Polli, servita da Pandini, si libera in area e tira, ma la sua conclusione viene controllata da Peyraud-Magnin. Nella sua metà campo però le nerazzurre concedono spazi alle ripartenze della Juventus, che va vicina al raddoppio con Bonansea al 51′: il suo tiro viene respinto sulla linea da Van der Gragt. La partita diventa quasi un duello tra Chawinga e Beerensteyn: entrambe guidano le azioni offensive delle due squadre e sono le giocatrici più pericolose in campo. La juventina va vicina al gol prima con un colpo di testa che termina fuori, poi in contropiede non trova la rete anche grazie alla grande uscita di Piazza, abilissima a chiudere lo specchio della porta. Nel finale Chawinga semina il panico nella retroguardia bianconera: al 74′ impegna Peyraud Magnin, che mostra grandi riflessi su una conclusione rasoterra, poi all’83’ trova il gol del pareggio che rimette la semifinale in perfetto equilibrio. L’attaccante malawiana si libera in area e prova la conclusione due volte: nel primo caso Peyraud Magnin salva la Juventus con un miracolo, ma nulla può fare sul secondo tiro a porta sguarnita. Nel finale l’Inter continua a spingere, nella speranza di completare la rimonta prima dei tempi supplementari, ma non riesce a trovare il guizzo giusto.

I supplementari si aprono ancora nel segno di Chawinga, che al 93′ si trova a tu per tu contro Peyraud Magnin: il portiere bianconero si esibisce in una grande parata che nega il gol all’Inter. Al minuto 100 arriva la svolta decisiva della partita: Beerensteyn entra in area dalla sinistra, si libera di Fordos e batte Piazza con un tiro potente e imparabile, segnando il gol del 2-1 per la Juventus. Un colpo troppo duro per le ragazze di coach Guarino, provate dopo una partita combattutissima e decisamente dispendiosa: l’Inter prova ad attaccare con il cuore, alla ricerca di un pareggio che porterebbe la sfida ai rigori, ma non crea limpide occasioni da rete. Nel finale si gioca pochissimo, la Juventus riesce ad amministrare il vantaggio andando anche vicina al colpo del KO con Salvai. Nell’assalto finale portato dall’Inter le nerazzurre non riescono a trovare il gol decisivo: finisce 2-1 per la Juventus, che si qualifica alla finale della Coppa Italia femminile. Una prestazione coraggiosa e di grande carattere quella dell’Inter, che deve però arrendersi alla squadra di Montemurro.

IL TABELLINO

JUVENTUS-INTER 2-1 D.T.S.

Rete: 2′ Gunnarsdottir (J), 83′ Chawinga (I), 100′ Beerensteyn (J).

JUVENTUS (4-2-3-1): 16 Peyraud Magnin; 3 Gama (9 Cantore 81′), 71 Lenzini (21 Caruso 71′), 32 Sembrant, 23 Salvai; 2 Pedersen, 77 Gunnarsdottir (6 Nystrom 108′); 11 Bonansea, 15 Grosso, 18 Beerensteyn; 10 Girelli. A disposizione: 1 Aprile, 38 Forcinella, 20 Simon, 27 Schatzer, 29 Pfattner, 33 Duljan. Coach: Joseph Montemurro.

INTER (3-4-3): 12 Piazza; 3 Van der Gragt, 19 Alborghetti, 17 Fördős (29 Kristjánsdóttir 102′); 25 Thøgersen, 34 Mihashi (6 Santi 69′), 20 Simonetti (33 Ajara Njoya 79′), 13 Merlo; 11 Chawinga, 9 Polli (7 Marinelli 102′), 18 Pandini (5 Karchouni 69′). A disposizione: 1 Gilardi, 27 Csiszar, 31 Lång, 35 Calegari. Coach: Rita Guarino.

Ammonite: Lenzini (J), Van der Gragt (I), Salvai (J), Fordos (I).

Recupero: 1′, 4′, 1′, 2′.

Arbitro: Francesco Carrione (sez. Castellammare di Stabia). Assistenti: Lencioni-Munerati. Quarto Ufficiale: Mirabella.