Photo Credit: Nicolò Ottina - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Juventus archivia il 2025 con una larga vittoria. La formazione bianconera, in campo per l’appuntamento di Coppa Italia tra le mura del Cesena, si è mostrata determinata e vogliosa di affondare il colpo già dai primi minuti: l’apertura delle marcature è stata tutta di Cambiaghi, seguita da una propositiva Libran; la trasformazione del risultato ad opera della stessa ospite, poi, è avvenuta dopo il goal “spezza scenario” delle padrone, che ha fatto solamente da intermezzo alla conclusione letale improntata Krumbiegel, ancora Cambiaghi e la stessa 27, Rosucci e Vangsgaard.

7-1 il finale, per una prestazione di livello e dai ritmi alti che ha consegnato alla “Vecchia Signora” il pass per i quarti della competizione. Orgoglioso di quanto fatto anche il tecnico Massimiliano Canzi che, presso la sala stampa, ha riferito: «Una partita che si è messa sin da subito sui binari giusti; siamo andati subito avanti 2-0 e poi, nonostante il gol incassato, abbiamo continuato a giocare come se nulla fosse.

Cosa mi è piaciuto? Lo spirito delle ragazze che hanno approcciato bene e che si sono impegnate fino all’ultimo proprio per rispettare la squadra che avevamo di fronte. Siamo contenti, abbiamo passato il turno e ora andremo ad affrontare il Napoli – una gara ancora più complicata di quella disputata. Abbiamo giocato 24 partite ufficiali in questa stagione (più quelle che le ragazze hanno disputato in Nazionale); sono tante e credo che sia il momento del riposo. Stacchiamo fisicamente e con la testa, per poi ripartire più forte di prima».

Si tornerà definitivamente l’11 gennaio per la Supercoppa Italiana: una finalissima da giocare contro la Roma!

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.

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